La disavventura di Elisa
Data: 27/02/2024,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Fairness, Fonte: RaccontiMilu
... baciò in bocce ed uscì dalla stanza. Era chiaro oramai il mio destino, sarei dovuto rimanere prigionieri in quella stanza fino alla fine.
Passarono i giorni, le settimane, ma non vidi piu elisa, che mi assicurarono stava benissimo.
Ma quando se ne sarebbero andati? L’inverno era arrivato e la neve copriva tutto intorno.
Una sera come avvenne tempo prima, si aprì la porta, mi aspettavo il solito nero col piatto di cibo, ma era lei. Bellissima, mi mancava come l’aria, ma era diversa.
Fece un passo per entrare in stanza e come l’altra volta si fece scopare li in piedi davanti a me. Ma stavolta c’era qualcosa di diverso, la mia prigionia mi aveva segnato nel fisico, tanto che avevo perso anche un po di peso, ma lei no, un leggero rigonfiamento sul ventre sporgeva mentre lo stronzo da dietro la scopava.
Quando se ne uscì, lei si avvicinò e in lacrime mi disse solo mi dispiace, sono incinta.
Mi cascò il mondo a dosso, da sempre avevamo cercato un figlio e ora che lei ne aspettava uno non era sicuramente il mio.
La mia prigionia durò non so piu per quanto tempo. Non rividi piu elisa.
Passarono alcuni mesi, l’inverno era finito e la primavera era inoltrata.
Un giorno venne ad aprire la porta il loro capo. Mi legò le mani e i piedi in modo che potessi fare solo passetti, e mi condusse nella mia vecchia camera.
Era molto diversa, al nostro letto ne era stato aggiunto un altro piu piccolo portando la superficie abbastanza comoda per stare in ...
... molti.
Lei era supina sopra che dormiva. Aveva un pancione enorme. Il capo mi disse che era prossima al parto e che lui aveva gia fatto nascere altri bambini. Lui è medico e sa cosa deve fare. Voleva farmela vedere perché dopo il parto, forse se ne sarebbero andati, forse l’avrebbero portata con loro o forse no, ma almeno cosi avevo un suo ricordo. Mi venne da piangere e chiedere perché .
Mi disse perché lei è troppo per te. E mi riportò via
Passarono alcuni giorni poi mi svegliai. Un urlo fortissimo spezzò il silenzio. Poi un vagito.
La mia amata aveva partorito il figlio della violenza continuata di quei 5 negri.
Quello che finora non avevo mai sospettato, è che quei 5 oltre ad essere dei veri sadici bastardi e figi di puttana, erano anche dei malati di mente perversi.
Passarono almeno 5 giorni che nessuno si fece piu vedere ne portare da mangiare. I crampi mi stavano facendo impazzire oltre al fatto di non sapere piu nulla se c’era qualcuno o se erano andati via tutti se elisa era morta o no. Insomma non sapevo piu nulla e la cosa mi stava mandando via di testa.
Finchè la porta si aprì di nuovo. Era uno di loro con in mano un piatto ma non era la solita pasta.
Mi disse, da stasera vi lasceremo liberi, elisa sta bene ora e cosi anche la bambina.
Riflettei su quella frase, ora. Perché ora, cosa era successo?
Mi disse te lo dirà lei domani forse. ora mangia e buon appetito dicendo cosi mentre si scompisciava dalle risate se ne uscì
Lasciò sul tavolo, il ...