Dipendenza (seconda parte)
Data: 21/02/2024,
Categorie:
Voyeur
Sesso di Gruppo
Tabù
Autore: Bradi77, Fonte: xHamster
... non hai voglia di scoparmi", dico. "E sul mio profumo non ti sei espressa, quindi meglio non indagare". Riesco a farla ridere ancora. Poi lei si scusa, si libera dal mio abbraccio e si alza dal letto. Apre le finestre, spalanca le persiane. Poi si gira a guardarmi. "Credo che ormai ci si possa definire intimi", dice, e comincia velocemente a spogliarsi. Si toglie la maglia del pigiama azzurro. Sotto non porta il reggiseno, e i suoi seni sono belli e simmetrici, i capezzoli rosei e piccoli. Si toglie i pantaloncini del pigiama, sotto i quali non porta mutande, e riesco a vedere un bel sedere levigato, bianco, plastico ma senza traccia di cellulite. In mezzo alle gambe tiene un tappetino ben curato di peli biondicci. E' molto bella. Ma il mio cazzo non risponde, ed io sospiro. Mi alzo dal letto, mi spoglio anche io, cercando di non guardarla negli occhi. Via la maglietta, via i pantaloni, via le mutande. Il mio pisello pende desolato a guardarmi i piedi.
"Non sei messo male", mi dice lei indicando col mento tra le mie gambe.
"Un mio amico dice che da moscio conta solo il numero di grinze: più sono, più è grosso quando è in tiro. E come puoi notare io di grinze non ne ho", dico, e ridacchiamo. Ci laviamo i denti l'uno accanto all'altra, davanti allo specchio, e ci guardiamo parecchio. Il mio pene flaccido oscilla assieme ai testicoli mentre uso lo spazzolino. I suoi seni ondeggiano. Poi lei si siede a fare pipì, e io metto via il mio spazzolino e rimango a guardarla e a ...
... parlare di sciocchezze mentre lei si passa la cartaigienica in mezzo alle gambe. Mi cede il water, e io faccio pipì da seduto, mentre lei accanto a me usa il bidèt e si lava con abbondante sapone la figa e il culo. Indugia un po' sulla figa, strofinandosela un po' di più di quanto sarebbe strettamente necessario per limitarsi a lavarla, ma intanto mi sta prendendo in giro perché piscio da seduto. "Che vuoi", le dico. "Io sono pigro". Lei ride e mi cede il posto sul bidèt. Esce dal bagno nuda, voltandomi le spalle e grattandosi distrattamente una chiappa. Quando faccio per lavarmi il cazzo mi accorgo che non è poi così flaccido. Esco anche io dal bagno, nudo, e mi fermo a guardare Carla che fuma una sigaretta alla finestra. Guarda le vigne e gli ulivi, ma io vedo soprattutto il suo culo. Lievemente piegata in avanti, da sotto le natiche tondeggianti si intravede un pacchetto compatto di peli biondicci, ancora umidi.
Un rumore ritmico di sottofondo ci avvisa che anche i nostri coniugi si sono svegliati. Nel giro di qualche secondo il rumore ritmico diventa una cavalcata epica. Sentiamo gemiti, sospiri, versi vari, qualche sculacciata seguita da gridolini di Angela. Mi avvicino alla finestra, e Carla si fa un po'da parte e mi fa spazio, quindi mi metto accanto a lei. Le nostre cosce si toccano, ed è un bel contatto. Le chiedo una sigaretta, dato che le mie sono rimaste giù in veranda, e lei me la accende e me la passa. Mia moglie Angela, nella stanza accanto, si mette a dire ...