Dipendenza (seconda parte)
Data: 21/02/2024,
Categorie:
Voyeur
Sesso di Gruppo
Tabù
Autore: Bradi77, Fonte: xHamster
... caffé lei comincia a toccarsi, lo sguardo rivolto alle colline di fronte a noi. Viene in silenzio, quasi subito. Il rossore sul collo si vivacizza. Beve un po' di succo di frutta, poi sospira, soddisfatta. Mi guarda con espressione complice: "Visto?", mi dice, "te lo avevo detto che era una bella figa".
Molto bella, confermo. Ha anche un buon profumo, dico.
"E il sapore? Scommetto che la sua figa sa di buono", mi dice.
Può darsi, rispondo, non l'ho leccata.
Angela mi guarda interdetta. "Non è da te scopare una senza leccarle la figa".
Io annuisco: "E infatti non abbiamo scopato", dico.
Lei sbuffa e ridacchia incredula. "Quando sono entrata nella vostra stanza eravate nudi. E avevate appena fumato. Ho dato per scontato che aveste anche scopato. Sembrava molto una situazione da dopo sesso: tu avevi ancora il cazzo barzotto".
"Io cominciavo, ad avere il cazzo barzotto", ho specificato.
Lei mette le braccia conserte e accavalla le gambe. Mi guarda con disapprovazione. "Quindi non avete scopato"?
"No".
Lei scuote la testa. "Ma cazzo, dico io, come fai a non scoparti una così? Ma neanche un pompino, una sega, un..."
"No", la interrompo. "Abbiamo dormito con addosso il pigiama. Stamattina abbiamo deciso che potevamo fare a meno del pigiama, quindi ce lo siamo tolti. Ma niente sesso, non ci andava".
"Voi siete malati", mi dice lei, rassegnata.
Io cambio discorso: "Voi due tutto bene, invece. Almeno da quello che ho sentito". Lei ride, gli ...
... occhi strizzati, ed è davvero felice. "Tra ieri sera, stanotte e stamattina lo abbiamo fatto sette volte", mi dice. Io sono in grado di farlo sette volte in più o meno una settimana, ma annuisco e non dico niente. "Senza contare le volte che mi ha leccato, che ho perso il conto, devo essere venuta una ventina di volte. Ha un cazzo enorme, guarda, non ti dico: quando m'incula vengo a ripetizione, senza quasi nemmeno toccarmi la figa".
"Tu vieni sempre, a ripetizione", dico io.
"E' vero", dice lei. Mi manda un bacio e sorride.
Carla ricompare dopo un po'. Ha chiamato la baby sitter, dice, voleva sentire come avessero passato la notte i bimbi. Io guardo l'orologio: le nove. I miei figli, conoscendoli, devrebbero essere ancora in sonno profondo. E i nonni di solito li lasciano dormire: più tardi si svegliano i piccoli demoni, più tardi incominciano a fare casino e a correre avanti ed indietro per la casa.
Franco torna dal bagno, si versa un altro caffé dalla caffettiera enorme e guarda le tette di mia moglie. Lei sembra non accorgersene, sta ancora parlando con Carla. Ha scavallato le gambe, e tiene la figa in vista: credo che la sua intenzione sia più mostrarla a Carla che a Franco, che però la conosce già bene, e al momento è più attratto dalle sue tette. Carla fissa un paio di volte la figa di mia moglie, quasi casualmente. Poi noto che comincia a tornarci sopra frequentemente con lo sguardo. Angela se ne accorge, perché di tanto in tanto, come distrattamente, se la ...