Vacanze al Cairo - Capitolo undici
Data: 19/02/2024,
Categorie:
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... un secondo l'avventura nei bagni.
“Penso che sia meglio. Come a tutti anche a te non piace alzarti presto.” Questo fu detto senza malizia o secondo scopo, ne sono sicuro e gliene fui grato.
Sorridendo gli feci capire che ero d'accordo con lui e cominciai a mangiare.
Mi sforzai di comportarmi il più normalmente possibile e sono quasi sicuro che non ci riuscii, comunque mi misi a guardare un film col resto della mia nuova famiglia.
Per una volta Michele ed io non eravamo troppo ansiosi di andare disopra, nessuno di noi aveva il coraggio di dire 'noi andiamo a letto.' Credo che lui la pensasse come me e che la parola 'letto' e le sue implicazioni era meglio che non venisse pronunciata. Il padre di Michele probabilmente stava pensando alle stesse cose perché non ci ricordò che era passata la nostra solita ora di andare a letto, si limitò a dire che loro stavano andando a letto e di non dimenticarci di spegnere la televisione quando salivamo.
Rimanemmo a guardare il film per almeno mezz'ora, non spiaccicammo parola, ognuno troppo preso dai propri pensieri per preoccuparci di chiacchierare. Non sono sicuro di cosa stesse pensando Michele, ma era probabilmente la stessa cosa a cui pensavo io: cosa sarebbe successo il giorno dopo.
Era stata una giornata poco positiva anche se non era finita male in fin dei conti. Almeno le cose si erano chiarite col papà di Michele, anche se dovevamo ancora parlare a sua madre e mio padre. E questo era quello che stava occupando ...
... completamente la mia mente. Non pensavo a sua madre, era un problema di Michele, non mio. Io dovevo già preoccuparmi per mio papà.
Fui io a rompere il silenzio.
“Che si fottano!” Dissi rivolto a tutto il mondo, attraversai la stanza, mi sedetti con lui sul divano ed appoggiai la testa sul suo grembo. Guardandolo con un mezzo sorriso, presi la sua mano e la strinsi leggermente: “Cosa c’è?” Chiesi.
“Non so.” Fu la risposta inutile: “Chi lo sa.” E così finì la conversazione.
Io ero piacevolmente consapevole che Michele stava giocando coi miei capelli, carezzandoli e torcendoli in anelli mentre pensava. Potevo vagamente ricordare che mia madre faceva lo stesso genere di cose quando ero piccolo ed in quel momento lo trovavo particolarmente rilassante. Mettendomi un po' più comodo, mi contorsi sul divano e chiusi gli occhi, potevo incidere poco su quello che il domani avrebbe portato.
“Vieni, andiamo disopra” Sentii una voce che diceva in lontananza: “Non possiamo stare qui tutta la notte.”
Stirandomi guardai Michele e sorrisi d’accordo.
“OK, fratello! Se lo dici tu.”
Una volta nella nostra stanza ci spogliammo in silenzio, lasciando cadere i vestiti dove ci trovavamo. Presumendo che Michele non avrebbe voluto la mia compagnia quella sera, buttai indietro la coperta e mi sdraiai godendo dell'aria fresca che soffiava sul mio corpo. Gettando uno sguardo al letto di Michele, vidi che stava leggendo una rivista che aveva comprato all'aeroporto.
“Cosa stai ...