Vacanze al Cairo - Capitolo undici
Data: 19/02/2024,
Categorie:
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Capitolo undici
Passammo una serata piuttosto a disagio in compagnia della madre e del padre di Michele. Fortunatamente il papà non disse niente a sua madre e si diede da fare perché tutto scorresse il più normalmente possibile. Non fece menzione della scoperta imbarazzante di poco prima, ma noi eravamo presi dai nostri pensieri e non prendemmo parte alle solite discussioni sugli eventi della giornata ed invece guardavamo, senza vederla, la televisione evitando per quanto possibile di incrociare gli sguardi.
Dovevano essere circa le sette quando Michele ruppe il silenzio e chiese a suo padre se poteva andare disopra ad aiutarlo a sistemare un problema del suo computer. Né Michele né suo papà mostrarono alcun segno disagio, la madre si girò e sorrise quando lasciarono la stanza. Io non ero assolutamente a mio agio. Più di qualsiasi altra cosa al mondo avrei voluto essere con loro per sentire quello di cui stavano parlando, ero abbastanza sicuro che l'ultima cosa a cui pensavano era il computer. Ma non c'era niente che potessi fare se non stare seduto in soggiorno e socializzare con sua madre, nonostante fossi preoccupato.
Il papà di Michele scese un’ora più tardi e sorridendomi gentilmente mi disse che il problema del PC era stato risolto e che potevo andare a giocarci con Michele se volevo raggiungerlo.
Capii che era un segnale per dirmi che ero aspettato disopra, scappai con gratitudine dal soggiorno ed andai dal mio amico.
Entrato in camera, chiusi la ...
... porta, ansiosamente mi avvicinai e mi sedetti di fianco a lui, di fronte al computer che notai essere inattivo a parte lo schermo acceso. La faccia del mio amico era molto rossa e sembrava avesse pianto.
“Allora. Cosa è accaduto?” Chiesi.
“Nulla.” Rispose battendo esasperantemente sulla tastiera: “Papà ed io abbiamo chiacchierato, e questo è tutto.”
“Oh!” Fu l'unica debole risposta che riuscii a formulare, confuso ed ancora preoccupato.
Per avere qualche cosa d’altro da fare diedi un sguardo superficiale allo schermo per vedere cosa stava facendo. Michele, il bastardo, aveva scritto ‘Puoi stare qui se vuoi.”
Non capendo quello che voleva dire, mi incazzai, gli afferrai una mano e lo feci girare verso di me per guardarmi.
“Cosa diavolo significa?” Chiesi.
Lui mi rivolse un largo sorriso, andò a sedersi sul letto e mi disse di raggiungerlo. Dopo che lo ebbi fatto, mi raccontò quello di cui aveva discusso con suo padre. Risultò che gli aveva detto che, a parte lo sfortunato incidente del pomeriggio, noi eravamo veramente grandi amici e ci piacevamo enormemente. Aveva anche detto che io ero il miglior amico che avesse mai aveva avuto, specialmente per il fatto di vivere al Cairo dove la scelta di ragazzi della sua età era, a dir poco, limitata.
“Giusto o sbagliato” Proseguì: “Ho detto a papà che il sesso tra di noi era provocato probabilmente solamente dalla noia e probabilmente poteva cessare. Io non ci credo!” Aggiunse in fretta mentre metteva una mano ...