1. Capitolo 1: Catia la troia


    Data: 13/02/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Tradimenti Voyeur Autore: Sinaz, Fonte: RaccontiMilu

    ... vasche in solitudine, cercando di evitarlo per tutto il resto dell’allenamento. Come ogni sera poi si ritrovarono al parcheggio, perché ormai era abitudine che lei lo riaccompagnasse a casa la sera. Catia lo fece salire e iniziò a guidare senza mai dire una parola, ma ad un certo punto si fermò con la macchina nel parcheggio di una fabbrica abbandonata non lontano da casa loro. L’idea era quella di parlare e di chiarirsi, per far comprendere a Roberto che si stava spingendo troppo oltre e per ristabilire le opportune distanze tra di loro. Tutto però prese una svolta inaspettata.
    
    Quando Roberto sentì tutto quello che Catia aveva da dirgli, temendo di aver rovinato tutto si scusò, e le mostrò un lato di lui che fino a quel momento era rimasto nascosto, un lato tenero e fragile che sembrava renderlo un cucciolo indifeso. Catia, che al contrario si aspettava una reazione completamente diversa, rimase inizialmente disorientata e poi, dopo avere preso un bel respiro, lo tirò a se e lo baciò con foga. Successe di tutto in pochi minuti: limonarono intrecciando vorticosamente le lingue tra di loro, le mani si infilarono dappertutto, e lei sbottonandogli i pantaloni e calandogli le mutande tirò fuori un cazzo che le sembrò veramente enorme, tra i più grossi che avesse mai visto, bello lungo e molto grosso di circonferenza. Dopo averlo osservato per alcuni secondi come fosse un’opera d’arte si lanciò su quel membro cercando di prenderlo tutto in bocca, mentre lui gli infilò una ...
    ... mano da dietro nei pantaloni accarezzandole il culo e stuzzicando la figa già bagnatissima. Sembrava che Catia non ne avesse mai visto uno prima da quanto era eccitata e vogliosa: lo succhiò, lo lecco, lo annusò, lo accarezzo e alla fine, quando lui venne con un urlo primitivo, lei da brava troia bevve tutto lo sperma con gusto passandoselo in bocca con la lingua. Era la prima volta per Roberto, mentre Catia aveva già preso in bocca decine e decine di cazzi nella sua vita, ma tra i due quella che rimase più coinvolta da quel fatto fu proprio lei.
    
    Il giorno dopo nel parcheggio della piscina dove si trovavano sempre prima di entrare insieme, Roberto era evidentemente imbarazzato, mentre Catia era allegra e spigliata. Fu lei a fare la prima mossa, proponendogli di non entrare in piscina ma di recarsi direttamente in un monolocale di sua proprietà, ereditato dai suoi genitori, tenuto appositamente sfitto per portare e poter scopare in totale tranquillità i suoi amanti occasionali.
    
    Giunti nell’appartamento Catia si lanciò su di lui con foga animalesca, praticamente quasi stuprandolo. E quello fu solo il primo di una lunga serie di appuntamenti che da quel giorno diventarono un rituale fisso a cui nessuno dei due voleva rinunciare.
    
    Catia si rendeva perfettamente conto che quello che faceva era sbagliato, che Roberto era un amico di suo figlio e che sarebbe stata totalmente sputtanata se lo fosse venuto a sapere qualcuno nel quartiere, ma poi la lucidità lasciava spazio ...
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