In memoria di Minchialunga
Data: 07/02/2024,
Categorie:
Anale
Maturo
Sesso di Gruppo
Autore: barrocs00, Fonte: xHamster
Aveva avuto una vita difficile il signor Ignazio. Momenti passati in miseria e con nessuna certezza.
Un gran lavoratore, uno di quelli che passa tutta la giornata in campagna. Era cresciuto col nonno, un omone alto 1,95 cm, lo portava in campagna ogni giorno perché così diventasse un gran lavoratore. Lo portava anche solo per compagnia. Quando iniziò a crescere, il signor Ignazio imparò come coltivare la terra, ad abbeverare le piante e a far crescere frutteti che potessero far campare. Insomma, imparò ad "affannarsi il pane".
Durante l'adolescenza imparò, sempre dal nonno - chiamato Minchialunga dagli amici contadini per via del suo pene lungo e ben proporzionato al resto del corpo -, come si dovesse usare il cazzo.
Il nonno gli fece tante lezioni sulle donne e sulla loro fisionomia. Lo istruiva mostrandogli la vagina delle vacche, che portava in giro a pascolare, paragonandole a quelle delle donne. Gli mostrò con delle caprette, sempre in paragone, come fosse nato dalla madre.
Ma Minchialunga amava anche circondarsi di donne e tradiva costantemente la moglie. Indossava sempre dei pantaloni di stoffa, ricorda con piacere il signor Ignazio, senza mutande in modo da calarsi subito le braghe e inculare la prima contadina che gli capitasse a tiro.
Non era poi così raro che le donne andassero a lavorare nelle campagne insieme agli uomini. Una volta, durante la presenza del signor Ignazio, una contadina in gonna scura, si era abbassata a raccogliere dei limoni ...
... caduti. Appena Minchialunga la vide, fece un balzo dietro di lei, si abbassò le braghe, alzò la gonna della povera donna, e le strizzò il sedere. Con un abile gesto di dita, mise le mutande di lato e infilò il suo lungo cazzo dentro la sua fuga. È così che vide la prima volta che vide il nonno dargli una vera lezione di vita.
Ma questo accadde almeno 50 anni prima.
Adesso, il signor Ignazio, stava felicemente ricordando il tutto.
Ma il signor Ignazio non amava solo ricordare.
Come ogni estate, il signor Ignazio amava "ricordare" il defunto nonno con indosso solo i pantaloni. Le donne ormai non andavano più a lavorare ma venivano sostituite da povere donne di nazionalità romena. A differenza delle epoche precedenti, adesso le donne indossavano i pantaloni e solo di rado gonne molto più corte delle loro antenate.
Un pomeriggio, durante la pausa, Ignazio e i suoi amici, anche loro 60 enni o giù di lì, erano molto eccitati per via di una giovane romena che era venuta a lavoro con la gonna.
Continuavano a toccarsi il cazzo da sopra i pantaloni e facevano ammiccanti battutine di nascosto. Uno di loro, il più porco del gruppo, si era messo dietro di lei, si era abbassato e aveva fatto il gesto di leccata con la lingua. Ignazio però prese iniziativa, fece spostare l'amico, si calò i pantaloni, la prese da dietro e le disse: "buttanazza, se vuoi 50 euro in più a testa per oggi te li diamo ma ad una condizione: devi farti scopare da tutti e 4."
La donna acconsentì ...