LA PRIMA VOLTA DI MONICA AL PARCHEGGIO DEI TIR
Data: 07/02/2024,
Categorie:
Voyeur
Prime Esperienze
Sesso di Gruppo
Autore: monicamoglietettona, Fonte: xHamster
Era il mese di giugno del 2001, stavo con mio marito a casa quando, mi accorgo di una sua agitazione, vedevo che fremeva dalla voglia di dire qualcosa ma che non osava farlo. Mi avvicinai alle sue spalle e, baciandolo sul collo e carezzandogli il petto, gli chiesi cosa aveva, perché era così silenzioso e agitato. Inizialmente la risposta fu un “niente”, ma insistendo con la lingua nel suo padiglione auricolare e lasciando scivolare le mie mani sulla sua patta, gli sussurrai nuovamente nell’orecchio cosa aveva. Aveva il cazzo duro, non resistette a lungo alle mie carezze e mi confessò che aveva una voglia matta di vedermi posseduta da qualche camionista maturo.
Gli dissi che era un gran porco e mentre lo segavo, gli dissi che lo avrei accontentato e gli raccontai cosa avrei fatto. Sborrò in pochi minuti, lo lasciai così e andai a prepararmi per la serata.
Misi un top rosso scollato con sotto un reggiseno senza coppe anche perche con le tettone grosse e vogliose non serve il reggiseno avvolte, minigonna di jeans senza perizoma e sandali da schiava con tacchi a spillo altissimi.
In macchina mio marito mi guardava e dal suo sguardo si vedeva che era felice ed eccitato per quella nuova ed intrigante esperienza. Gli chiesi se sapesse dove andare e come comportarsi e mi confermò che aveva chattato con un amico che aveva la moglie che andava a camionisti e gli aveva spiegato cosa fare e come comportarsi.
Arrivammo nell’area di parcheggio, mi faceva un po’ paura, era buio ...
... e ci stavano tre Tir parcheggiati e nessun altro. Avevo concesso il privilegio di scegliere il maschio che mi avrebbe dovuto montare a mio marito, perché era una sua fantasia ed era giusto che la vivesse fino in fondo e poi anche in segno di gratitudine per la libertà che mi concedeva di stare con altri uomini.
Dopo qualche minuto che stavamo con i fari di posizione accesi – segno di disponibilità, mi aveva detto mio marito – un uomo sulla quarantina scese da uno dei camion e guardando verso di noi si toccò con decisione il cazzo, ma a mio marito non piaceva e non fece il passo successivo. Dopo una mezz’ora che stavamo fermi lì, si fermò un altro camion e dopo poco scese un uomo massiccio sui cinquanta, cinquantacinque anni e mentre guardava verso di noi, mio marito accese la luce dell’abitacolo.
Aveva scelto il camionista da cui voleva farmi fottere, mi fece aprire lo sportello dell’auto e mi chiese di rimanere in auto e di lasciare al camionista l’iniziativa.
Man mano che l’uomo si avvicinava, cresceva in me l’eccitazione e al tempo stesso la paura, stavamo in un posto isolato dove nessuno poteva soccorrerci in caso di necessità. Si abbassò nell’abitacolo e senza troppi complimenti, mi palpò con decisione una tetta dicendo: “Hai voglia di cazzo vero? Puttana!!!” si tirò fuori il cazzo già semirigido e me lo ficcò in bocca, mi spingeva forte dietro la nuca per farlo entrare fino in gola e mi diceva di succhiare forte e di far vedere al cornuto di mio marito come ero ...