Sexy Squid game-Gioco 2
Data: 07/02/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Etero
Gay / Bisex
Autore: Acchiappasogni, Fonte: RaccontiMilu
... lasciato fare alla prima guardia che si era inginocchiata davanti a lei per inumidirle la passerina; anzi, aveva proprio spalancato le gambe: “ Prego, accomodati pure!”. Aveva lasciato fare anche alla seconda guardia che da dietro le aveva arpionato i seni e aveva preso a darle brevi ma intensi succhiotti sul collo: “Sii, vampirizzami”. Martina aveva persino lasciato fare alla guardia donna che le aveva girato il collo e le aveva ficcato la lingua in bocca con cupidigia: “Be’, ha un buon sapore”. Aveva gioito quando la prima guardia, dopo averle lubrificato la fica ben bene con la saliva che ora si mischiava ai suoi umori, l’aveva presa in braccio e aveva preso a sbatterla. Si era avvinghiata stretta a lui per averlo tutto dentro. Però la chiavata era diventata eccessiva quando quello che prima le aveva vampirizzato il collo si era fatto strada nel suo ano con il cazzo. Senza vasellina né uno sputo di saliva. La ragazza non aveva mai ricevuto una doppia penetrazione. La bella chiavata di poco prima era diventata un supplizio quando, dopo averle riempito di sperma gli orifizi a cui suo malgrado aveva reagito con un orgasmo violentissimo, l’avevano parata a pecora per un terzo uomo che aveva preferito il buco più stretto (ti pareva!). Nel frattempo le guardie donne lavoravano senza tregua a far tornare barzotti gli uccelli di chi aveva già sborrato: pronti per un secondo round. “Jonnhy, salvami. Qui mi sfondano!”. Jhonny era il partner di Erika: trentenne dottorando alla ...
... cattedra di lettere classiche presso l’università di Los Angeles con l’hobby per il surf e la batteria, era un ragazzo un po’ bassino ma muscoloso, lunghi capelli castano chiaro che teneva sciolti e svolazzanti sul viso e occhi verdi. Jhonny, gran pezzo di manzo, era venuto in Europa per approfondire gli studi di letteratura medievale e si era trovato a viaggiare lungo l’Italia sulle orme di Goethe. Empatico di carattere, nonostante una vistosa erezione per cui si sentiva in colpa, non aveva smesso di pedalare un istante per salvare la sua bella Erika. Peccato perché a dieci chilometri percorsi Jhonny dovette fermarsi per un crampo alla gamba…
Fra i ciclisti era certamente Alice la più veloce. Pelle scura e capelli neri raccolti in piccole treccine Alice, di origine senegalese, sapeva di poter vincere. Ecco, le era tornato utile il lavoro da postina che aveva svolto per oltre un anno nella città più incasinata di tutte: Roma. Occhi fissi davanti a sé, determinata, pedalava come un fulmine. Era uno spettacolo vederla, quasi ci si dimenticava di quelle grosse tette che ballonzolavano a ritmo. “Song, mancano altri 5 chilometri. Tieni duro…”. Song, studente cinese di informatica all’Università della Calabria, un po’ (molto) sovrappeso capelli a spazzola viso naturalmente sorridente, era il ragazzo della coppia 4. Dopo quarantacinque minuti di gioco la sola cosa che sperava era di venire. Avrebbe imbiancato i suoi aguzzini, come minimo. A lui le guardie avevano riservato una tortura ...