Sexy Squid game-Gioco 2
Data: 07/02/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Etero
Gay / Bisex
Autore: Acchiappasogni, Fonte: RaccontiMilu
... con veemenza i seni facendoli saltellare tra le mani quasi a volerne provare la consistenza. Martina, pelle chiara occhi color nocciola capelli tinti metà rossi e metà biondi, portava una terza abbondante che si solito nascondeva sotto felpe larghe. Ma ora le sue mammelle morbide e grandi erano lì alla mercé di tutti, così come tutti potevano ammirare il suo sedere marmoreo temprato da ore di allenamento in montagna. Dopo averle soppesato i seni la prima guardia la spinse via da sé come un peso morto, la prese al volo una seconda guardia che aveva davanti. Una terza guardia rise. “Non ti abbiamo detto che saremo gentili eh”. Martina capì: avrebbero giocato a patata bollente, solo che la patata bollente sarebbe stata lei. Nel frattempo Filippo, vedendosi praticamente un porno lesbo live, aveva avuto un’erezione. Così, già fuori allenamento faceva una gran fatica a pedalare. Di quel passo altro che venti chilometri, sarebbe riuscito a farne massimo cinque. Passarono i primi venti minuti di gioco. “Brutto stronzo, pedala!” Ora Martina aveva preso a urlare al proprio partner con sempre maggiore insistenza esortandolo a darsi una mossa. Stanche di giocare a patata bollente le guardie avevano alzato il tiro, decisamente… Avevano preso a masturbare Martina a turno, regalandole uno, due, cinque orgasmi senza sosta. Mentre una guardia la sditalinava, un’altra le succhiava la clitoride e un’altra ancora la costringeva fica in faccia a succhiare a sua volta. Fino al terzo orgasmo ...
... alla ragazza non era nemmeno dispiaciuto, aveva persino desiderato che la fidanzata fosse lì per vederla zampillare piacere grazie ad altre bocche orgogliosa e gelosa di lei nello stesso momento. Poi però la vagina aveva iniziato a bruciarle e la stimolazione clitoridea non le procurava più alcun piacere ma anzi fastidio. Ora si sentiva una massa inerte, un giocattolo nelle mani delle sue aguzzine; per sopravvivere e non cedere alla tentazione di ritirarsi dal gioco era costretta ad estraniarsi. Non doveva cedere ma avrebbe tanto voluto riposare. Prestò però Martina si rassegnò all’idea che Filippo non l’avrebbe liberata da quel gioco perverso prima dello scadere dell’ora. Perché non si trovava lei sulla cyclette? Avrebbe vinto di sicuro! Aveva cosce e polpacci d’acciaio.
Nemmeno Erika se la passava benissimo. Era stata accerchiata da un gruppo di guardie misto: tre uomini e tre donne. Anche lei come Martina aveva pensato all’inizio di poter approfittare della situazione per godere un po’, tutto sommato meglio questo che dover resistere all’eccitazione su una cyclette per tutto il tempo con tutti quei bei machi in pista. D’altro canto non scopava da un paio di mesi: a Dublino aveva avuto una fugace storia con un barman ma non era stato un granché di amante, soffriva di eiaculazione precoce e puzzava perennemente di alcol. La ragazza, alta 1,70 mora occhi verdi seno prosperoso che amava mostrare in provocanti scollature, aveva bisogno di essere sbattuta a dovere. Così aveva ...