Maya e Alex
Data: 06/02/2024,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Autore: AleSte, Fonte: RaccontiMilu
... le mie labbra e riempie il silenzio della stanza. Una delle mie mani, la sinistra, corre tra le cosce a strofinare il clitoride già gonfio mentre il ragazzo lecca sempre più velocemente tra le piccole labbra, portandosi via parte degli umori che mi colano abbondanti tra le gambe.
M: «Ti prego, scopami.»
E’ una supplica bella e buona, lo so. Ma ho bisogno di sentirlo dentro di me, gonfio e teso come non mai.
A: «Stai già pregando?»
La lingua è stata sostituita dalle dita, almeno due, che mi penetrano ritmicamente e mi portano sempre più vicina all’orgasmo.
M: «Ti prego…»
Non mi faccio problemi a pregare, non quando so quanto questo possa eccitare… ed eccitarmi. Mi tiro su dal divano, solo per spogliarmi anche di quella minuscola canotta e voltarmi verso il ragazzo, squadrandolo da cima a fondo e godendomi la vista dei pantaloni gonfi all’altezza del cavallo. Mi inginocchio davanti a lui, le dita che corrono a slacciare i bottoni dei jeans per abbassarli assieme ai boxer. Il cazzo eretto mi si presenta davanti in tutti i suoi diciannove centimetri, gonfio e quanto mai invitante. Non perdo tempo, con una mano vado a sollevare il pene per riuscire ad accedere facilmente ai testicoli, la lingua che va già a leccare la pelle morbida. Ne prendo una in bocca, succhiandola, mentre con la mano mi sposto ritmicamente su e giù sul cazzo dell’uomo. Riservo lo stesso trattamento anche all’altra, ripetendo ogni movimento minuziosamente e con una calma invidiabile, almeno ...
... apparentemente: sento l’eccitazione che mi scivola tra le cosce, la mia figa che urla di essere sfondata. Riporto l’attenzione sul membro, mentre con le dita torno a cercare il mio clitoride, la lingua che scivola sulla cappella, raccogliendo gocce di precum e assaporando quel liquido salato che mi fa impazzire. Mi faccio scivolare il cazzo in bocca, aprendola abbastanza da passare le labbra su ogni centimetro che mi penetra fino alla gola. Alzo lo sguardo sul suo viso, osservando l’espressione rapita mentre sento le sue mani che vanno ad afferrare i miei capelli, stringendoli tra le dita e guidando i movimenti della mia testa. Quasi mi soffoca spingendo sempre più il membro verso il fondo della gola, mentre la mia stessa saliva inizia a colare dai lati delle labbra, scivolando verso il collo ed il mio seno. Sono estremamente eccitata, sento il clitoride sempre più gonfio e sensibile. Non ci vorrà molto prima che l’orgasmo arrivi, sia per me che per lui. Premo le mani sulle sue cosce, spostandolo indietro non distogliendo lo sguardo dai suoi occhi,eccitati e vogliosi. Mi alzo, passando la mano sul membro e voltandomi per piegarmi verso il divano.
M: «Devo pregarti ancora o…?»
Lo guardo da sopra alla spalla, voltando solo la testa, mentre strofino il culo contro la sua erezione. Ho voglia di essere scopata, nient’altro. L’attesa sembra eterna, lui mi accarezza le natiche prima di schiaffeggiarne una, un gemito che mi sfugge mentre chiudo gli occhi e mi mordo il labbro ...