Raccolta punti - 3
Data: 05/02/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... dalla tasca – Una sega… bene, così se spicciamo prima.”, e cominciò a sbottonarsi la patta.
“Beh, mi sarebbe tanto piaciuto l’altro premio, - disse allora il signor Mario – ma non ce l’ho fatta. No, aspetta… lascia fare a me.”
Gettò gli asciugamani sopra una sedia, poi gli slacciò i pantaloni e glieli calò a mezza coscia assieme alle mutande. Il cazzo era già semiduro e il suo odore lo inebriò, facendogli girare la testa.
“Visto che posso farti solo una sega, - disse con voce suadente – permettimi almeno di fartela bene. Accomodati sul divano.”
Sorpreso da quel preambolo, Gedeone si sedette con pantaloni calati, appoggiandosi allo schienale.
“Togliti pure la maglietta, per favore: potresti sporcarla.”
E Gedeone si tolse anche la maglietta, esponendo al cupido occhio del signor Mario un petto deliziosamente velato di peluria brunastra, con due pettorali che servivano solo a far da base a due meravigliosi capezzoli, grossi e carnosi. Cercando di controllare le sue emozioni, il signor Mario gli si sedette accanto e gli prese fra le mani il cazzo, che stavolta reagì con sollecitazione e in un attimo raggiunse il giusto grado di turgore. Frenando a stento l’impulso di cacciarselo in bocca, l’uomo prese il flacone del lubrificante e se ne versò una dose abbondante nel palmo della mano e prese a spalmarselo contro il palmo dell’altra.
“Che fa?”, gli chiese Gedeone stupito.
Ma senza rispondergli, se non con un sorriso rassicurante, il signor Mario gli prese il ...
... cazzo con le mani viscide di lubrificante e cominciò a manipolarglielo, lisciandolo in tutta la sua lunghezza e poi lavorandogli la cappella con le dita e col palmo delle mani. Gedeone boccheggiò, la sferzata di piacere quasi gli tolse il fiato, mentre il suo cazzo in fibrillazione cominciò a spurgare un sugo denso che si mescolava al lubrificante, rendendo le mani del signor Mario ancora più viscide e scivolose.
In un attimo, in cazzo di Gedeone fu in pieno delirio: si tendeva, vibrava, spurgava, ogni volta che la cappella veniva arrotolata fra le due mani o che le dita girotondavano leggere attorno alla corona, pizzicandolo sul filetto.
“Oh, cazzo… vengo, sor Mario… vengo…”, boccheggiò ad un tratto il giovane.
Allora, il signor Mario allentò la presa, limitandosi a lisciare l’affusto, che pulsava febbrilmente, deluso da quell’interruzione che respingeva indietro la sborra, già sul punto di schizzare gloriosamente fuori. Quando sentì che la pressione si era attenuata, ma non scomparsa, l’uomo riprese le sue manipolazioni fino al successivo approssimarsi dell’orgasmo, incurante dei contorcimenti, dei gemiti e dei sussulti di Gedeone, ai quali, anzi, sorrideva soddisfatto.
Andò avanti così per varie volte, finché capì che l’altro era arrivato al limite della sopportazione; allora, nel momento in cui Gedeone cominciava a sguaiolare, con una mano afferrò saldamente l’asta, tirandone in giù la guaina il più possibile, con l’altra cominciò a mulinare attorno al glande ...