1. Il pretaccio depravato e la giovane sposina 1


    Data: 02/02/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: don M., Fonte: EroticiRacconti

    ... bellissima acconciatura alta impreziosita dai suoi boccoli biondo oro lasciati pendere ad incorniciarle il viso angelico, ed io immagino come sarebbe indicibilmente osceno imbrattarglielo di sborra. Immagino anche le gocce bianche e dense colarle sul mento poi sul collo, scivolare sul petto nudo fino infilarsi e scomparire nel solco fra le tette. Mi chiede se va tutto bene, vedendomi come assente, rapito nel guardarla e fantasticare oscenità. Io, eccitatissimo, non voglio farmi sfuggire l’occasione di tenermela tutta per me ora che siamo soli in chiesa e lei è in un seducente abito da sposa. Penso ad un pretesto per farla rimanere e allora le ricordo che deve ancora confessarsi. Prima che accetti la incalzo dicendole che non è ammissibile che si compia un’unione sacra come il matrimonio senza che la sposa abbia prima adempiuto al sacramento della confessione. Andiamo quindi nell’angolo della chiesa dove si trova il confessionale, io indosso i paramenti sacri e mi ritiro tirando il drappo per isolarmi ed ascoltare la sua confessione.
    
    Per la prima volta in tanti anni in cui ho svolto con zelo e rispetto il sacramento della confessione adesso incalzo Manola con domande morbose e troppo sfacciatamente private; domande che esulano dal sacro e lecito atto della confessione e riparazione e che tradiscono tutta la mia brama lussuriosa e oscena verso questa bella ragazza. Lei si lascia sopraffare dall'impeto e dal modo (nei toni e nelle parole) con cui le chiedo di confessare ...
    ... ogni suo pensiero impuro, minacciandole un castigo divino mentre ribollo di eccitazione. In pratica gliele estorco parola per parola, le impurità che, sono convinto, non può non avere. Cazzo! Dopotutto è un essere umano. Per quanto soave e angelica nella bellezza, è di carne e ossa! Dico tra me e me intanto che lei si confessa, mentre io la spio dalla grata e mi tasto l’uccello diventato duro da sopra la tonaca.
    
    Manola, trascinata dal mio interrogatorio in stile Gestapo, risale con i ricordi all’anno prima, e precisamente all’episodio in cui ha tradito quello che sta per diventare suo marito, con un suo ex. Mi si illuminano gli occhi sentendo quella sofferta confessione, capisco che è il momento giusto per far crollare le sue difese. Incalzo allora la ragazza facendomi raccontare tutto con una morbosità da depravato incallito. La spingo a sondare fra le sue pulsioni più profonde e nascoste, per arrivare a farle capire il perché di quel tradimento, e lei ammette che più di una volta ha provato, e prova, la fantasia, il desiderio di fare sesso, farsi possedere da altri uomini. L'idea di tradire Alberto (che comunque afferma di amare pazzamente) la eccita in maniera irresistibile; e ancora di più la eccita la fantasia che a possederla siano degli sconosciuti e tipacci poco raccomandabili che la trattino male, fottendola senza alcun riguardo come fosse la più laida e arrapata delle cagne. A quelle parole, a quella confessione, non resisto più e tutta la decennale preparazione ...