1. La visita dermatologica (parte 2)


    Data: 27/01/2024, Categorie: Etero Autore: KRL75, Fonte: Annunci69

    ... mentre con una mano cominciai ad accarezzarle la fica. Era bagnata, ed entrando nelle sue mutande le passai le dita fra le labbra.
    
    Mi fece appoggiare alla scrivania con un gesto perentorio.
    
    In pochi secondi mi slacciò i calzoni e me li tolse. Poi tiro giù i miei boxer, facendo svettare il mio cazzo già in tiro.
    
    Si piegò e dopo aver giocato un po’ se lo mise in bocca cominciando un pompino da favola!
    
    La presi per i capelli guidandone il movimento. Lei mi lasciò fare, tolse le mani dalla mia asta per aggrapparsi alle mie cosce e per permettermi di scoparle la bocca a fondo. Dopo alcuni minuti si staccò per riprendere fiato.
    
    “Adesso voglio sentire dentro questo bel cazzo”, mi disse.
    
    Si alzò e si diresse verso la poltrona da ginecologo. Si adagiò e mise le gambe sulle staffe, donandomi la vista della sua fica pronta ad accogliermi.
    
    Mi inginocchiai e cominciai a leccargliela. Il sapore dei suoi umori mi riempì la bocca. Le infilai due dita e cominciai a penetrarla. La guardai. Godeva e con gli occhi chiusi cominciò a palparsi le tette.
    
    Mi alzai e mi avvicinai. Mi presi in mano il cazzo e lo spinsi dentro di lei. Feci subito due affondi decisi per farglielo sentire per bene.
    
    “Si….scopami…scopami!”
    
    Cominciai a stantuffare. La poltrona tremava sotto i miei colpi,lei afferrò la base del lettino per resistere alle mie spinte.
    
    Tutta la voglia e il desiderio che avevo tenuto dentro in quei giorni si stavano sfogando su di lei. Ebbe un primo orgasmo ...
    ... urlando. Si dimenava sul lettino come un’ossessa e il volume dei suoi gemiti cresceva a dismisura. Le strinsi il collo e diventai più violento. Come immaginavo la pratica le piaceva. Cominciò a masturbarsi mentre la penetravo e dopo pochi minuti raggiunse un altro orgasmo. Tirai fuori il cazzo bagnato dei suoi umori e le strofinai la cappella sulle labbra, poi con una spinta decisa lo infilai fino in fondo.
    
    Valentina urlò inarcando la schiena all’indietro.
    
    Le lasciai la presa sul collo e la lasciai respirare. Poi la presi per i capelli e la tirai verso di me, facendola scendere dal lettino. Avevo subito fino a quel momento il suo atteggiamento sicuro, ora era il momento di restituirle il trattamento.
    
    La sdraiai a pancia sotto sul tavolo. Le allargai le chiappe aprendole il buco del culo. Mi piegai e lo leccai. Con le dita intanto la masturbavo.
    
    “Ora ti rompo il culo” le dissi abbandonando ogni pudore.
    
    “Ti sto spettando” rispose lei in segno di sfida.
    
    Mi allungai verso i mei calzoni sfilandone la cinta. Poi le presi le braccia le unii dietro di lei e le fermai con la cinta. Ora non poteva muoversi.
    
    Puntai la mia cappella sul suo orifizio e cominciai a spingere. Lei puntò i piedi per terra lamentandosi per il dolore. Mi feci strada nel suo culo finchè finalmente cedette facendomi entrare completamente. Con una mano mi tenni al bordo tel tavolo, mentre con l’altra stringevo la cinta che le costringeva le braccia. La cavalcai con violenza. Lei ormai urlava ...