Andrea e pietro - cap. 5
Data: 24/01/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69
... sono tozzo e tarchiato.
- Siamo quel che siamo Pietro e non ci possiamo scambiare.
Ora che a sua volta è Teodachis a prepararsi per fare la doccia, la vanità del giovane prende il sopravvento sulla timidezza e riservatezza. Pietro lo ha definito greco classico, armonioso e bello, così anche lui si spoglia completamente nella stanza, porgendo le spalle e quindi il culo a chi desidera che lo guardi, con l’accortezza però di avere a portata di mano il telo spugna e, avvolgendoselo intorno ai fianchi, non mostra il davanti e va nel bagno. Pietro ne ha apprezzato le fattezze da statua greca con i glutei forti, la reazione al basso ventre ne è la prova e, nel mentre il giovane si fa la doccia, anziché farla regredire la stimola col pensiero e con la mano.
Quando Teo esce dal bagno il telo lo ha intorno ai fianchi e si tampona il corpo prediligendo il fondo schiena e con la mano a taglio fa entrare la stoffa nel solco delle natiche e continua ad asciugarsele mettendone in evidenza, se pure coperte dal panno la rotondità e la compattezza.
L’operazione si prolunga, siamo fuori, ma proprio fuori dal tempo massimo che si possa dedicare a una tale operazione, Pietro avverte il compiacimento, il possessore di quelle natiche sta aspettando che succeda qualcosa e così è. Pietro si avvicina, mette una mano sopra quella di Teo, ne segue il movimento e fa di più, si avvicina fino a toccare e far sentire nel solco delle natiche la barra dritta del suo pene rigido. Stabilito il ...
... contatto diretto, le mani ora possono dedicarsi ad altro e accarezzano i pettorali del giovane greco che si abbandona a quel contatto con l’italiano tozzo e tarchiato ma tanto, tanto virile, suscitando e stimolando desideri mai materializzatisi nella sua mente che gli fanno accettare quei toccamenti sul suo corpo.
Ripreso coscienza dopo l’abbandono, Teo si gira faccia a faccia con Pietro che, con la disinvoltura ed esperienza che ha, prende la mano del giovane con l’intenzione di farselo prendere in mano, ma Teo si ritrae e con il viso alterato dall’emozione dice più a sé stesso che al suo partener.
- Sorry, sorry, no, no.
Pietro che ne comprende lo stato emotivo lo rassicura.
- No problem Teo, tranquillo.
Ad Andrea è capitato come compagno di stanza uno spagnolo che parla come una mitraglia e per giunta, come ci si aspetta, in un inglese scolastico, per cui la comprensione è vicino allo zero. Ma l’aspetto e l’atteggiamento che uno mostra all’altro e la consapevolezza dello spagnolo di questa sua irruenza verbale, gli fa comprendere la smorfia sulla faccia del coinquilino. Ne scaturisce una risata di Paco, è il nome dello spagnolo, spontanea e contagiosa per Andrea. Alle risate si aggiungono pacche sulle spalle, a manifestazione della gran voglia che i due hanno di fare amicizia.
- Andrea mettiamo subito in chiaro una cosa. Per me esiste solo il sesso, sesso, nient’altro che sesso.
- D’accordo con te Paco, ma farai differenza fra maschi e femmine?
- ...