Il parco della Regina
Data: 23/01/2024,
Categorie:
Masturbazione
Autore: London22, Fonte: EroticiRacconti
... con la stessa lentezza di prima. Un terzo dito scivola verso il mio ano ormai completamente bagnato e questa volta non faccio resistenza. Lui tentenna, smette di toccarmi lì. Io gli prendo la testa e lo bacio con passione. Il dito scivola dentro, dentro e fuori, lentamente, un pochino alla volta, con delicatezza. Penso che vorrei me lo spingesse tutto dentro ma ho paura. Dio quanto lo voglio. Allargo di più le gambe, abbasso leggermente i pantaloni. Questo gli permette un maggior movimento della mano ed inizia a scoparmi con violenza la figa, premendo forte sul clitoride mentre anche io spingo il bacino verso di lui. L'anulare entra ed esce lentamente dal mio buco del culo. Sale l'orgasmo prepotente e ansimo sempre di più mentre lui mi sussurra all'orecchio.. si, vieni per me, vieni, liberati, dio quanto sei bella, vieni ti prego... E mentre mi preparo ad urlare e mettere fine questa tortura, lui affonda tutte e tre le dita dentro di me e mi scuote muovendole su e giù con forza. Esplodo in un orgasmo senza fine senza riuscire a smettere di tremare. Cerca la mia bocca e ci respiriamo addosso. La schiena è inarcata, entrambe le gambe sono addosso a lui, strette a non lasciare andare la sua mano.
Tira fuori il dito dal mio ano e lo sfintere si rilassa un attimo prima di riprendere a pulsare. I muscoli della vagina sono ancora in estasi e le sue dita si muovono lentamente, roteando e spingendo un po'. Ad ogni movimento un sussulto.
Ne hai ancora?
Ah....
Non riesco a ...
... rispondere. Mi apre le gambe con l'altra mano senza uscire da me e mentre il primo orgasmo ancora mi sta scuotendo, inizia a spingere le dita dentro e fuori con la stessa lentezza insaziabile di prima. Si mette a sedere e di peso mi sposta facendomi appoggiare la schiena al suo petto. Rimango sul precipizio di un orgasmo che non finisce e di uno che ancora non arriva. Non credo di riuscire a resistere. Voglio urlare, voglio sentire il suo cazzo dentro di me sbattermi con foga e violenza. Invece ho queste due misere dita che mi fanno toccare il paradiso. Spinge sempre di più, tocca tutti i miei punti più sensibili. Gli afferro un braccio mentre spingo verso le sue dita e lui mi strizza le tette, mi tortura i capezzoli, mi ansima nell'orecchio e bacia il collo.
Sto praticamente saltando sulle sue dita, le sto scopando.. ma l'orgasmo ancora sembra non arrivare, sono in questo limbo, in questa fottutissima tortura magnifica. Scopami, gli dico tra i sospiri.
Non stasera. Tira fuori le dita e mi sfiora il clitoride risalendo...
Dov.. che.. (non smettere, penso)
Le fa salire verso la mia bocca e avida me le spingo in bocca ed inizio a leccarle e succhiarle. Sono tutte ruvide per i miei umori. Amo il mio sapore e il mio odore, e credo che quest'ultimo gli resterà sulle dita per un bel po'...
Che dici, smettiamo di giocare o ne vuoi tre dentro?
Non mi lasci andare a casa così...
Quindi non hai più paura della polizia?
Mi guarda col sorriso beffardo e fissandolo ...