1. 15 Vado a convivere con Michela la vecchia negoziante


    Data: 22/01/2024, Categorie: Incesti Autore: Fiocinatore, Fonte: EroticiRacconti

    Vado a convivere con Michela la vecchia negoziante
    
    Il lunedì mattina ho telefonato al mio studio, Piera m’ha comunicato che per quel giorno non avevo clienti al contrario del giorno successivo, quindi le ho comunicato, che non quel giorno non avrei lavorato.
    
    Piera, con voce dolce chiese:
    
    “Siccome domani hai un appuntamento dopo l’altro, puoi venire un paio d’ore prima?”
    
    “Perché?” chiesi a mia volta.
    
    “Per quel lavoretto alla mia fighetta!”
    
    “Va bene!”
    
    Con Michela andammo ai laghi d’Avigliana, dove ci fermammo a pranzare in un localino, poi dopo una passeggiata lungo laghi tornammo a casa sua.
    
    Miky era in fregola, aveva una voglia matta di scopare, nel viaggio di ritorno mentre era sorridente e in uno stato euforico a voce alta, lasciò emergere i suoi pensieri:
    
    “Se mi vedesse mia sorella qui con lui, chissà, che invidia”
    
    “Cosa hai una sorella?”
    
    “Si ma non te la presenterò mai, anzi visto, che non ti sposi più, che ne diresti di venire a vivere con me!”
    
    “No grazie a casa con mamma ho tutta la libertà, che voglio!”
    
    “Senti Claudio, io ti lascerei tutta la libertà che vuoi, non sarei gelosa delle tue avventure, ma per me sarebbe un motivo di rivalsa verso mia sorella, inoltre dal primo momento, che t’ho visto mi sono innamorata di te!”
    
    “Senti ci penso e ti faccio sapere”
    
    Arrivati alla sua villa, appena chiusa la porta alle nostre spalle, mi saltò addosso dicendomi:
    
    “Claudio voglio, che tu mi prenda come più ti piace, voglio ...
    ... dimostrarti il mio amore, pertanto fai di me la tua puttana!”
    
    Incominciammo a spogliarci a vicenda nel corridoio, quando raggiungemmo la sua camera eravamo nudi, lei si piegò a 90°, appoggiando le braccia al mobile a specchiera, m’offrì il suo deretano, che non mancai d’invadere, dopo alcune pompate, Michela era sul punto d’orgasmare, così mentre entravo e uscivo le chiesi:
    
    “Allora Arturo fa il suo dovere? E tu sei soddisfatta d’Arturo?”
    
    “Si, si, si, Arturo non mi tradisce mai! Arturo lo trovo sempre duro, ma io amo il suo proprietario”
    
    Continua l’andare e vieni in quel culo magnifico, nonostante avesse 62 anni e un po’ di cellulite, il suo deretano poteva essere l’invidia di tante 30/40/50enni.
    
    Dopo ben quattro orgasmi di Michela, finalmente le inondai il canale con una copiosa sborrata.
    
    Appena finita la sborrata mi coricai supino e le dissi:
    
    “Ora vorrei allargarti quella figa stupenda, che è tutta rorida, ma prima devi farmi un bel pompino in modo, che Arturo torni alle sue consone dimensioni”
    
    Non avevo ancora terminato di parlare, che s’era già fiondata con la bocca sulla cappella cominciando a succhiare, poi mi scappellò, se lo mise in bocca quasi tutto.
    
    In pochi minuti tornai alle solite dimensioni, quindi la tirai su me, dicendole:
    
    “Ora voglio, che sia tu a impalarti, poi devi essere sempre tu a dettare il ritmo io voglio solo limonarti, per il resto devi essere tu a fare tutto!”
    
    Anche qui non finii la frase, che s’introdusse il cazzo in figa, ...
«123»