1. Una tettona insoddisfatta e il suo migliore amico – Capitolo I


    Data: 18/01/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Tania, Fonte: RaccontiMilu

    Tutto era cominciato da quella confessione che mi era scappata. Avevo confidato ingenuamente al mio migliore amico che era un po’ di tempo che l’attrazione sessuale e la voglia di aversi tra me e il mio fidanzato storico (Roberto) stava calando vertiginosamente. Mentre Federico, l’amico con cui ero seduta al bar sorseggiando un caffè, mi raccontava del fuoco e delle fiamme che faceva con la sua nuova trombamica e di quanto fossero passionali, mi lasciai scappare qualcosa tipo “ho una voglia di scopare anche io così che non hai idea” Lui rimase stralunato e mi chiese cosa intendessi visto che ero fidanzata da anni e addirittura gli parlavo che stessimo programmando le nozze nonostante io avessi solo 22 anni e lui 27 (all’epoca). Federico mi guarda in modo confuso, non si spiegava perché una donna impegnata potesse avere quella voglia repressa. Per tutti io e il mio compagno eravamo una coppia rodata, probabilmente nessuno sospettava che era da un po’ che non godevo più. Più che altro lo sapevo nascondere bene, ero sempre molto sorridente e davo molto l’idea di essere appagata, gioiosa, affabile. Quel giorno però mentre Fede mi diceva di come spaccava in due la tipa francamente mi venne voglia. La frenesia, l’ardore, il furore dei due non mi lasciò indifferente. Mi iniziava a mancare. Non facevamo l’amore con quell’intensità da due mesi almeno. “Michele è stressatissimo per il lavoro, stanno licenziando dove lavora lui e quindi è molto in ansia” sospirai chiarendogli cosa ...
    ... volessi dire. “Mica è colpa tua che non ti tromba più” mi rispose ridendo. Risi a mia volta e scrollai le spalle. Cosa ci potevo fare se Roberto, quando è preoccupato, diventa molto irritabile e preferisce isolarsi dal mondo? Era però la prima volta che questo periodo si protraeva così tanto nel tempo, solitamente si esaurivano in massimo 2-3 settimane. “Ti manca molto quel tipo di sesso?” mi chiese. “Non ce la faccio più” risposi di getto, pentendomi. Non volevo sembrare ninfomane e non volevo capisse quanto mi avesse eccitata sentirlo parlare di sesso. Mi avrebbe presa in giro per l’eternità. “Sai, è che va avanti da un po’ e non siamo abituati..” “Deve essere dura per una bonazza come te stare senza cazzo” considerò lui con il suo solito linguaggio scurrile quando parlava di queste cose. Lo riprendevo e gli chiedevo di parlare più elegantemente di solito, ma quella volta non lo feci. Perché tutto sommato aveva ragione, avevo voglia ed era dura. “Perché per quelle che tu reputi brutte non è dura stare senza sesso?” domandai ridendo cercando di spostare l’attenzione su altro. “Non mi fraintendere!” chiarii lui ridendo e capendo la piccola gaffe che aveva fatto. “Intendo solo che per te è dura perché c’è tanta gente che ti vuole sbattere, poi vai a casa e quello che dovrebbe farlo pensa ad altro. In questo senso voglio dire che è più frustrante” Accusai il colpo. Proprio la mattina stessa un compagno di corso all’università con cui spesso mi scambiavo appunti mi aveva proposto di ...
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