Il debito da pagare 2
Data: 17/01/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: pivolo, Fonte: RaccontiMilu
... eccitato.
L’orologiaio la fece girare ed appoggiare con le braccia reclinate e la testa appoggiata sul bancone, afferrò le mutandine e le abbassò fino alle ginocchia. Mise le mani sui due candidi glutei di Gloria e, dopo averne saggiata la morbidezza, iniziò ad aprirli lentamente fino a quando la sua rosellina del culo non occhieggiò in mezzo alle natiche. Si mise a muovere lentamente un dito in mezzo al sedere ed accarezzare la scura corona e poi con un dito dell’altra mano iniziò a scendere lungo il solco. Apparve alla vista la sua fica depilata e già leggermente umida. La porcella stava godendo, non c’erano dubbi. Infilò le due dita nei due orefizi, lentamente ed entrarono senza difficoltà mentre Gloria gemeva sottovoce. Accertatosi che la strada era percorribile ed aperta, in tutti i sensi, la lasciò stare con una sculacciata.
Rimessasi in piedi dopo quella strana ispezione corporale, l’usuraio con un ghigno la fece sedere sul divanetto e le annunciò che voleva un altro pompino come quello della sera prima.
Gloria non protestò, si era rassegnata e pensò che, alla fine, si accontentava di farle fare pompini, che non erano in problema per lei: il suo amante Luca, la costringeva da anni a farglieli fare con l’ingoio di tutta la sborra e lei si era abituata. L’uomo si aprì la cinta dei pantaloni, abbassò la chiusura lampo e fece uscire il suo cazzo nodoso. Lo afferrò con la mano e lo spinse verso la faccia di Gloria, che ormai lo conosceva bene. Senza che lui le ...
... ordinasse di farlo, aprì le labbra e lo appoggiò sulla lingua per poi tirarla indietro chiudendo la bocca e prendere cappella e metà dell’asta nel caldo fodero della sua bella bocca. “Brava, adesso leccalo e succhialo come sai fare tu, troia” Lui la apostrofava volgarmente senza alcun ritegno, già lo aveva preso in bocca e doveva conoscere il suo cazzo, che aveva saputo far godere così bene.
Mentre roteava la lingua attorno all’asta ed alla cappella, con il busto aveva iniziato il movimento ondulatorio che manteneva il cazzo, afferrato con la mano destra, dentro la bocca facendolo scivolare al suo interno per poi spingerlo fuori fino ai bordi della cappella ed ancora all’interno, in una continua oscillazione che portava l’uomo ad una crescente eccitazione. L’uomo le prese la mano e la portò via, lasciando che il suo cazzo proseguisse da solo il movimento ondulatorio nella calda bocca della donna. La stava lentamente scopando nella bocca con lievi oscillazioni che facevano penetrare circa due terzi dell’uccello nell’accogliente orifizio dalle labbra carnose dischiuse e strette, come ad impedire che uscisse.
In quel momento, Gloria sentiva anch’essa l’eccitazione della penetrazione nel suo orificio più importante, e provava il perverso piacere di sentire che erano i suoi movimenti a dare piacere a quel pene, del quale importava solo che divenisse duro come il marmo, in attesa che la riempisse di calda sborra.
Sentiva i mugugni dell’uomo che si succedevano. Si sentiva il ...