Disposta a tutto per una gravidanza
Data: 14/01/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pentita, Fonte: EroticiRacconti
... onesta visto quello che avevo speso, nonostante ovviamente non ci fosse garanzia di successo. Lei organizzò la cosa, mi disse che se lui non mi fosse piaciuto o se ci avessi ripensato, potevo annullare senza spese la cosa in qualunque momento, l’attrazione era fondamentale per risvegliare la mia femminilità. Dovevo star con lui 12 ore, dalla cena al mattino dopo per poterci calare nella cosa a pieno. Inventai la scusa di una piccola vacanza con un’amica e andai. Mi sentivo schifosa e bugiarda ma non potevo trattenermi, non saprò mai spiegare quella sensazione. Guidai per 80 km fino a Bologna dove mi aspettava in un ristorante, entrai e dissi che ero attesa al tavolo 13. La cameriera mi accompagnò, il respiro era praticamente nullo, agitatissima, ad aspettarmi c’era lui, si alzò in piedi per stringermi la mano sorridendo. Non avevo aspettative, anzi ero quasi certa che a pelle non me la sarei sentita, titubante anche perché non avevo approcci fisici con un altro uomo da più di venti anni, invece mi sentii a mio agio, un bell’uomo, fine, spigliato, loquace, direi un 38enne alto 185cm, spalle larghe, bocca e mani stupende, moro occhi scuri dal taglio sottile, la cosa mi sembrò peretta perché anche mio marito è castano capelli e occhi, iniziavo già a fantasticare sull’aspetto dell’ipotetico figlio. Cenammo insieme, senza mai accennare a quello che ci aspettava nel dopo cena, bevemmo qualche bicchiere di vino, stavo bene, anzi, a volte mi guardava con uno sguardo più intenso, e ...
... sentivo di desiderarlo. Andai in bagno per chiamare mio marito prima che si insospettisse. Ero altrove, come in una bolla, stavo per compiere un gesto vile e disgustoso e lo stavo facendo elettrizzata e senza alcun senso di colpa. Mi facevo schifo solo concettualmente e la cosa non mi toccava lo spirito. Tornai da lui, la cena volse al termine e lui mi disse che ero libera di ripensarci senza dover pagare nulla. Risposi che non ci pensavo nemmeno all’idea di tornare indietro. Lui ribadì le regole, lui avrebbe solo eseguito un atto fisico, aggiunse che lo faceva per guadagnarsi da vivere, aveva iniziato senza riflettere ma col tempo questa cosa lo stava turbando, perché ogni volta perdeva una parte di se che non sarebbe più tornata.
Continuavo a stupirmi di me stessa, ero lì per uno scopo, avrei dovuto accelerare la cosa, eseguirla meccanicamente, invece provavo un brivido quasi perverso, una smania di assaggiarlo.. ma non sapevo se i baci fossero compresi, come avrei dovuto pormi. Uscimmo dal locale, entrammo nell’hotel adiacente, lui credo utilizzò un documento falso per non esser registrato col vero nome. Mi prese la mano e salimmo verso la camera.
Camminando, lo sbirciavo in piedi, mi piaceva, com’era possibile? Mi sentii improvvisamente inadatta a lui, gli chiesi se avermi fisicamente lo disgustasse a pelle. Sorrise, mi guardò negli occhi, e mi disse che non riusciva più ad aspettare, che voleva denudarmi e prendermi senza contegno.
Una scossa contrasse i muscoli ...