La Vacanza in Liguria.
Data: 12/01/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Nadia89, Fonte: EroticiRacconti
Nell’ormai lontano Agosto del 2009, io ed il mio ex-fidanzato Marco ci eravamo organizzati per fare la nostra prima vacanza da soli. Avevamo affittato per l’occasione un appartamento in una nota località balneare della riviera ligure, con l’intento di trascorrere una settimana di sole, di mare, di relax … ed ovviamente di sesso a volontà!
Avevo scoperto i piaceri del sesso nell’inverno del 2008, poco dopo aver compiuto 18 anni. Da allora avevamo sempre avuto rapporti fugaci, in macchina o nelle rispettive camere da letto, nei momenti in cui i genitori erano fuori casa, sempre con la paura di essere scoperti.
Questa volta invece avevamo ben 8 notti per noi, solo ed unicamente per noi, un appartamento completamente a disposizione, ed un letto matrimoniale comodo.
Ed io avevo una bella sorpresa per lui.
Partiamo il sabato nella tarda mattinata. Lui è alla guida della sua Renault Clio grigia. La macchina imbocca il casello autostradale; in poco più di un’ora saremo a destinazione.
Mentre la macchina viaggia su quel serpente di asfalto, in mente ho un altro serpente. Allungo la mano verso la sua patta dei pantaloni. Lui sorride: “Hey, guarda che c’è ancora parecchia strada!” mi dice.
“Mmhh, spero che non ti sei fatto troppe seghe in questi giorni, perché ho voglia di strapazzarti bene questa notte!” gli rispondo, continuando a massaggiare il suo cazzo celato nei pantaloni. Sento con le mani che sta diventando duro come la pietra: “Se ci arriviamo a questa notte, ...
... se continui così andiamo a sbattere!” mi risponde.
Rido di gusto, mentre gli tiro giù la zip dei pantaloni: “Tu pensa a guidare che io penso al tuo cazzo.” Sono eccitata e ho voglia di avere il suo cazzo in bocca. La mia mano entra nelle sue mutande, e lo afferra. Sento che è duro e caldo. Glielo tiro fuori.
“Nadia per favore, andiamo a sbattere. Quando arriviamo ti …” “Stai zitto, guida e stai zitto!” gli ordino. Lui tiene le mani sul volante e gli occhi fissi sulla strada, con la sua asta dura che si erge dai suoi pantaloni. Inizio a fargli una sega, molto dolcemente. Lui inspira ed espira l’aria in maniera profonda e lenta, come a dover fare uno sforzo extra per concentrarsi.
Mi libero della cintura di sicurezza e porto la mia bocca a contatto con il suo pene. Con la lingua gli lecco la cappella, rossa e gonfia come una fragola. Si lascia sfuggire un grugnito.
Inizio poi a spompinarlo con passione. Mi eccito come una porca a succhiare il suo cazzo duro e caldo, umettandolo con la mia saliva e solleticandolo con la lingua.
Non ci vuole molto, sento il suo respiro sempre più veloce, lo sento gemere di piacere. “Ohh, sborro!” sussurra ad un certo punto. Sigillo il suo cazzo tra le mie labbra, e improvvisamente pulsa dentro la mia bocca e la mia gola tutto il suo seme. Cerco di tenerlo tutto dentro di me, ma qualche goccia fuoriesce dalle mie labbra e, colando lungo l’asta, crea delle piccole macchie traslucide sui suoi pantaloni.
Mi stacco, ingoiando tutta ...