Sogno di una notte di mezza estate - capitolo 2
Data: 10/01/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... di un disabile… che dipinge quadri coi piedi o qualche cosa del genere... È rimasto così per un incidente…” Dannazione era disagevole stare nudo come lo era per Giorgio, se non di più. La sua verga era nella stessa condizione di quella di Giorgio e la tensione sessuale tra i due era incredibile. Non solo erano due adolescenti, pieni di ormoni ed enormi impulsi sessuali, ma erano anche nudi di fronte all'unica persona con cui volevano fare sesso.
Giorgio impallidì brevemente: “Em, è ‘Il mio piede sinistro’ non è vero?”
“Sì è quello.” Disse Marco sedendosi vicino a Giorgio a gambe spalancate strisciando inavvertitamente una coscia contro Giorgio. Questi sentì il suo stomaco sobbalzare quando i loro corpi si toccarono. Cambiò programmi sulla TV fino a raggiungere i canali satellitari.
“Dovrebbe esserci qualche cosa sul satellite stasera.” Cominciò a fare lentamente zapping, telecomando in una mano, guida TV nell'altra. Fece una pausa e lesse sulla guida. Un film su due ragazzi gay? Sarebbe mai…? No… ma se pensasse fosse qualche cosa riferito a lui… Fanculo, pensò, non ho niente da perdere.
“Oh, questo è il film di cui parlava un mio amico.”
“Huh?” Marco sollevò il collo tentando di leggere la guida TV.
“Si chiama ‘La bella cosa’. È un film su due ragazzi che vivono nello stesso condominio e di come si innamorano l'uno dell’altro. Non sembra male. Ne ho sentito parlare bene.”
Marco non poteva credere ai suoi orecchi. Il film che da un po’ voleva vedere: “Sì, ...
... ne ho sentito parlare. Lo guardiamo?”
“Sì, ok. Prima però andiamo a prendere del cibo.”
I due ragazzi andarono in cucina. Marco non ci poteva credere, stava per guardare quel film con quel ragazzo, ed erano ambedue nudi. Era sicuro di aver visto Giorgio che lanciava occhiate al suo inguine. Era gay?
Come il film finì Giorgio sospirò: “Era bello, non è vero? Ne prendiamo un’altra?” Chiese, indicando le bottiglie vuote di fronte a loro che continuavano ad aumentare. Marco accennò col capo lentamente, le birre che avevano bevuto avevano rallentato le sue reazioni.
Giorgio ritornò con le due bottiglie, un po’ instabile sui piedi. Gli venne un’idea, fece finta di inciampare nell’orlo del tappeto e versò la birra su Marco. Aveva finto troppo bene ed atterrò sulle ginocchia di Marco, con la testa solo a pochi centimetri dall'oggetto dei suoi desideri, i suoi occhi che fissavano le palle del suo amico. Nessuno di loro si mosse per un minuto, fino a che Giorgio non interruppe la trance e si alzò per prendere un asciugamano. Marco lo seguì in cucina e rimase fermo in piedi mentre l’amico gli asciugava la birra sul torace e sullo stomaco prima di inginocchiarsi per asciugargli l'inguine. Marco chiuse gli occhi quando Giorgio gli strofinò l’uccello e le palle. Si chinò, prese la mano del giovane e lo tirò in piedi.
“Cos…?”
Marco lo fece tacere mettendogli un dito sulle labbra. Quelle labbra così morbide e dolci. Sentiva così caldo vicino a quel fusto e l'alcol gli diede ...