Ottimismo esclusivo
Data: 10/01/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... sbottona i pantaloni senza staccare gli occhi dai miei, continuando a sorridermi li tira giù assieme alle mutande, in seguito mi spoglia del tutto e pigramente inizia a masturbarmi, dopo ingoia il mio cazzo succhiandolo adagio fino a farlo indurire come il marmo.
Io avverto distintamente che la sua esperta e favolosa lingua come il velluto mi massaggia il glande insistendo di proposito sul frenulo facendomi delirare di piacere, capto le labbra che spingono premendo con dovizia fino in fondo facendo scomparire il mio cazzo in quella bocca affamata, avida e desiderosa. In quell’istante mi scappa un sospiro, come una specie di lamento che sento uscire dal fondo del petto, sennonché lei subito sogghignando in silenzio smette di succhiare e con un gesto m’intima nuovamente di rimanere in silenzio. La deliziosa e piacevole afflizione dura per un tempo che sembra infinito, finché non resistendo più la stacco da me, la faccio stendere sulla poltrona e tuffo la bocca tra quelle cosce leccandola e baciando fino al buchetto, succhiando a mia volta con cupidigia il miele che fuoriesce dalla sua lussuriosa e villosissima fica.
Donatella affonda le dita nei capelli e me li tira, io mi stacco da lei e per la prima volta ci baciamo intrecciando le lingue e spartendoci i nostri reciproci liquidi. Il tutto avviene con uno sforzo doloroso per mantenere il silenzio, quasi non capisco quello che succederà, finché non la penetro immergendo il mio cazzo teso allo spasmo tra quelle labbra ...
... pulsanti e calde come una fornace. Ambedue ci muoviamo dapprima lentamente, perché adesso è il suo turno di ricacciarsi in gola i gemiti mordendomi una spalla. Io le poso le mani sui fianchi collocandola nella posizione della pecorina, in tal modo la sbatto più forte, attualmente lo schiocco delle sue chiappe sul mio ventre è l’unico suono che si sente, intenti entrambi a morderci le labbra per non gemere. Lei m’agguanta una mano e tenendomela con la sua m’invita a carezzarla in mezzo alle gambe.
Trascorre qualche istante e la sento sciogliersi in un veemente orgasmo che la squassa, tra brividi e gemiti soffocati fino a esaurirsi lentamente. Io rallento il ritmo ma la sbatto ancora più forte, le artiglio le chiappe tonde e sode e gliele allargo, quando Donatella sente che sto per sborrare si stacca di colpo provocandomi un dolore che quasi mi paralizza, ma subito dopo mi prende in bocca di nuovo il cazzo e soltanto un attimo prima del culmine finale lo ritira fuori masturbandomi velocemente, poiché si bea totalmente di farsi spruzzare il mio piacere sulla lingua, sul viso, a fiotti lunghi e abbondanti.
Le gambe mi tremano e quasi crollo, mentre con una lentezza spasmodica lei mi lecca dal glande gonfio e violaceo accuratamente le ultime stille di seme. Ci accasciamo esausti sulla poltrona abbracciandoci e baciandoci in silenzio, dopo con tranquillità inizia a svelarmi d’un marito che passa le giornate in palestra, che da qualche tempo non le presta più nessuna ...