1. Che avevo in mente?!


    Data: 20/08/2018, Categorie: Etero Autore: 38_Luca_83, Fonte: Annunci69

    Sono stufo di stare a casa, questa sera voglio il proibito, il vietato, il clandestino.
    
    Poco distante da dove abito c'è un locale.
    
    Oddio! locale, qualcuno lo definisce bettola, qualcun altro chic.
    
    La regola non scritta e' che a volte e il "locale" viene frequentato da persone di un certo tipo. Da quei vampiri, di giorno rispettosi di notte perversi. Troie, maiali, ninfomani, gay, lesbiche.
    
    Il proibito mi pervade.
    
    Mi siedo al tavolino di questo locale clandestino.
    
    Le luci sono cosi soffuse che a mala pena vedo il menu, cosa lo guardo a fare, tanto prenderò il solito Americano.
    
    La musica jazz di sottofondo è un tutt'uno con il vociare indistinto di altri presenti, coppie, amici, amiche.
    
    Il cameriere si materializza davanti al tavolino vuoto di fronte a me.
    
    "Desidera?"
    
    Ordino.
    
    "Molto bene"
    
    "Grazie"
    
    Se ne va.
    
    Il tavolino di fronte a me ora non è più libero. Ci siete voi. Ci sei tu.
    
    Abito in seta nera. Lucida, scintillante. Capelli raccolti, imprigionati da un fermaglio di rosa rossa.
    
    Labbra nere.
    
    Resto a fissarvi e ve ne accorgete perché lui mi scambia un occhiataccia!
    
    Torno all'Americano.
    
    Passa un venditore di rose, tutti lo rimbalzano, io però lo fermo e ne compro una.
    
    Il venditore fa per darmela ma io lo interrompo e segretamente indico voi.
    
    Il venditore si avvicina a voi che gentilmente declinate ma lui insite, vi pronuncia parole inaudibili, vi lascia la rosa e poi..
    
    Se ne va.
    
    Ora siete in due a lanciarmi ...
    ... più di un occhiataccia! Vi alzate e abbastanza rapidamente uscite da quel covo di clandestini.
    
    Che vergogna, voglio andarmene via anch'io. Che avevo in mente!?
    
    Torni solo tu, ti siedi al tavolo, rosa in mano e mi squadri. Il tuo sguardo inferocito mi comunica che la mia stramaledetta rosa potrei mettermela...si è capito.
    
    Poi ti alzi e vai verso la toilette.
    
    Ci penso un po', voglio scusarmi, mi alzo e mi dirigo nella tua direzione. Passo accanto al bagno delle madame e con la coda dell'occhio ti vedo contro il muro, il tuo naso immerso nella rosa che rotea delicatamente tra i tuoi seni.
    
    Mi fermo, non so che fare; continuo verso il bagno degli uomini? Torno a sedere? Entro?
    
    E invece sto li, in un limbo, come uno stoccafisso.
    
    Scocciata entri svogliatamente in un bagno lasciando la porta aperta, la rosa rotea, il naso inspira.
    
    Mi faccio forza e coraggio. Entro.
    
    Ho paura che tu bruscamente mi scacci che chiuda la porta del bagno, invece no. Tremante e titubante entro anch'io e tu, chiudi la porta.
    
    Il cuore batte, lo sento in gola. La sotto qualcosa sta trullando.
    
    Con la rosa mi schiaffeggi, il tuo sguardo è sempre inferocito, la mia bravata deve averti causato parecchie noie future che domani torneranno a galla. Domani.
    
    La rosa si muove sinuosa sulla mia guancia, scende sul collo segue la strada tracciata dai bottoni della mia camicia, scorre lungo il mio petto ed arriva allo sterno.
    
    Il bagno ora si impregna del tuo profumo delicato, la cosa ...
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