La Notte di San Lorenzo – Capitolo 1
Data: 09/01/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: NuovoMenestrello, Fonte: RaccontiMilu
... di lei. Nella mia immaginazione Claudia gli aveva appena detto che c’era una spettatrice e questo gli aveva dato lo stimolo finale, stuzzicando il suo lato esibizionista che aveva più o meno confessato durante il suo racconto. Non raccontai a mio fratello cosa avevo visto quando tornò a dormire nel sacco a pelo accanto al mio, ma finalmente riuscii a venire istantaneamente. In realtà Claudia aveva proprio quel momento per continuare il suo gioco, confessandogli all’orecchio che il suo racconto sul collega di lavoro era ovviamente vero ma che non lo aveva confessato nemmeno al marito.
Anche io approfittai di mio fratello per continuare il gioco che, per quanto stupido sembrava promettere bene. “Dormi?” “E come faccio se mi parli?” “Senti ma tu cosa pensi del mio racconto? Cosa speri? Che sia finzione o realtà?” L’interesse di Mario fu di nuovo al massimo. “Che hai succhiato il cazzo ad un gruppo di spagnoli a turno?” “Eh” “Beh, se lo hai fatto hai fatto bene, e se non lo hai fatto devi sperare che dove stiamo andando ci sia una comitiva di spagnoli” “Altrimenti?” “Altrimenti dovrai farti bastare i tuoi compagni di viaggio” “E’ una scommessa?” “No, un ordine. E ora dormi sorellona” Il tono con cui disse quell’ultima frase mi sembrò ...
... vagamente familiare e non sembrava affatto uno delle sue solite battute. “E tu invece?” “Cosa?” “Sei stato in barca con due donne o no?” “Sorellona curiosa, ti sembro il tipo che ha bisogno di inventare? “Quindi sei buchi…”. “Si e solo in uno non sono entrato.” “Anche tu devi migliorare la mira allora” gli risposi ridendo. “Ti stai per caso proponendo?” Mi ripassarono per la mente le scene di poco prima e a vedere come aveva goduto Claudia avrei risposto di si. “Sei mio fratello non si può, per fortuna” “Sono tuo fratello e non si potrebbe, purtroppo”. L’ultima donna dover continuare il gioco era Marina. Tornati in cabina provò a riprendere l’argomento con il fidanzato. “Pare ti debba dire se il mio racconto è vero o falso” “E’ solo uno stupido gioco, non mi sembra necessario, come se io non lo sappia già tra l’altro” Il malumore del fidanzato smorzò le buone intenzioni di Marina che dovette farsi perdonare strappandosi quasi i vestiti di dosso per la rabbia e scoparono per tutto il resto del tragitto, fino all’alba.
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