1. 11 Silvana la mamma della mia ragazza


    Data: 05/01/2024, Categorie: Incesti Autore: Fiocinatore, Fonte: EroticiRacconti

    ... mordicchiandolo, sussurrandomi:
    
    “Vedrai dopo a letto, cosa sarò capace di fare ah, ah, ah”
    
    Finita la cena ce ne andammo a fare una passeggiata lungo la spiaggia, Silvana continuava a parlare come un’ubriaca:
    
    “Se il mio uomo avesse un cazzo come il tuo, non cercherei nessun altro. Per una donna come me, il cazzo è importante. Sai, che col cazzo come hai tu, puoi dominare il mondo. Te lo dice una, che di cazzi se ne intende. Vedrai cosa ti farò una volta a casa. Ragazzi non ho mai trovato un cazzo così! Quasi, quasi rubo il ragazzo a mia figlia. Mia figlia non se lo merita un cazzo così. Mi vuoi come tua moglie amore. Amore se mi prendi in moglie, il tuo cazzo lo faccio venire a dormire nella mia caverna”
    
    Continuo così fino alle 3:00 quando dopo averle dato una spazzolata alla figa, sono riuscito a convincerla di tornare a casa.
    
    Nel tragitto verso casa, urlava sempre frasi senza senso compiuto:
    
    “Vedi Patrizia non apprezzi il suo cazzo. Lo apprezzo molto di più io il cazzo, del tuo ragazzo che tu figlia mia. Pensa il tuo uomo vuole me, vecchia, brutta, ma tanto porca. Se vieni a casa figlia mia t’insegno come scopa una vera donna. Un uomo con me non chiede, prende sono meglio d’una puttana”
    
    Per fortuna eravamo arrivati alla villa, mi feci dare le chiavi, la feci entrare.
    
    L’accompagnai nella sua stanza, ma dopo altre frasi sotto i fumi dell’alcool si tolse le scarpe, poi senza togliersi altro cadde sul letto e tra le braccia di Morfeo.
    
    Io andai in ...
    ... salotto e m’appisolai sul divano.
    
    Il giorno dopo mi svegliai alle 11:30, andai a spiare cosa facesse Silvana, vidi, che dormiva ancora, difatti si svegliò solamente alle 17:00, con una terribile emicrania e voglia di vomitare, in un momento di lucidità, mi chiese di perdonarla, che la sera prima aveva perso la testa, adesso quel poco, che ricordava la faceva vergognare, che l’unica verità, che voleva sapessi, che le piacevo e capiva se ero andato lì per chiudere con sua figlia, comunque mi chiedeva ancora di restare, che appena si riprendeva avremo parlato di tutto.
    
    Mi fermai ancora due giorni, che passai tra le cosce di Silvana, quando ci lasciammo mi ricordò l’invito per la sua festa e di stare tranquillo, che avrebbe parlato lei con sua figlia per la fine del nostro rapporto.
    
    Non vidi mai più Patrizia, so tramite sua madre, che frequentò l’università a Milano dove trovò un medico, che la sposò, al contrario con Silvana andai al suo compleanno dei 56 anni, che festeggiammo con una bella chiavata, che durò tutta la notte, il mattino ci trovò ancora uniti, purtroppo non fu il solo a trovarci uno dentro l’altra, anche il suo compagno ritornato all’improvviso da un viaggio, per farle una sorpresa, ci trovò in quella posizione nel letto, così la sorpresa la ricevette lui.
    
    Fece le valigie, se ne andò sbattendo la porta, il commento di Silvana fu laconico:
    
    “Beh, che vuoi farci prima ho lasciato un cazzo da 20 cm, per uno da 14 ed avevo 48 anni adesso invecchiando sono ...