1. Come una bambola


    Data: 04/01/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: sally_xdress, Fonte: RaccontiMilu

    ... la sto portando all’orgasmo quando lei mi ferma e mi alza la testa con la mano, sfilandomi lo strap on dalla bocca. “Prendi il mio posto sul letto, mettiti a pecorella…”
    
    Non me lo faccio ripetere due volte e mi metto a quattro zampe sul letto; Lorena mi slaccia la fibbia delle scarpe e poi mi abbassa lentamente i collant e le mutandine, fino a sfilarmele completamente. “Oggi me lo voglio mangiare tutto!”, mi dice mentre mi mordicchia con passione il culo, facendo crescere ancor di più il mio desiderio. Finalmente sento la sensazione fredda del lubrificante sul mio buchetto e mi accingo a ricevere il suo dito inarcando la schiena; questa volta l’ingresso non è doloroso, anzi un’intensa sensazione di piacere rapidamente si impadronisce di me e senza remore mi abbandono completamente a lei. Mentre Lorena si dedica al mio lato B, io ne approfitto per massaggiarmi il cazzo e mi accorgo di essere bagnatissima nonostante non abbia ancora raggiunto l’erezione. Non voglio trattenermi, mi sento sua e senza più imbarazzo mi lascio andare a dei mugolii che fanno da colonna sonora alla penetrazione; improvvisamente la sento uscire e mi blocco, non voglio che finisca così, ma dopo qualche istante la sento appoggiare la punta dello strap on sul mio buchetto. Mi faccio prendere dalla paura, penso che sia troppo grosso per me, che mi farà solo male e così, istintivamente, stringo le natiche e mi irrigidisco; lei continua, disinvolta, la leggera pressione con la punta dell’attrezzo, ...
    ... mentre con le mani mi accarezza il culo, arrivando fino alla scapole. “Dai bambolina, non ti preoccupare”, mi dice con voce suadente, “sarò dolce…” Sarà la voce, sarà quello che trasmette, sarà che dalla prima volta la trovo irresistibile, così scelgo di fidarmi di lei e mi rilasso il più possibile, anche se non riesco a farlo fino in fondo: l’ingresso è molto doloroso, mi sento letteralmente aprire in due, ma Lorena si ferma e mi concede qualche istante per iniziare ad abituarmi. Quando ricomincia a penetrarmi, il dolore si è calmato di molto e lei affonda lentamente ma inerosabilemente lo strap on dentro di me, come una lama nel burro; si ferma soltanto quando il suo basso ventre sbatte sulle mie natiche, segno che l’asta è tutta dentro di me. Lei mi scopa dolcemente, con un movimento lento e costante, e dopo pochi istanti il mio cazzo svetta di nuovo turgido tra le gambe; la mia signora aumenta gradualmente la velocità e l’intensità della penetrazione, tenendomi per le anche, e di pari passo aumentano anche i nostri gemiti con le nostri voci che si fondono in un unico grido di piacere. “Oddio Sissy, oddio!”, mi urla mentre i nostri corpi si muovono all’unisono in questa passionale danza del sesso. “Si Lorena, scopami”, le rispondo, lasciando andare del tutto le mie inibizioni e consegnandomi completamente a lei. Perdiamo la concezione del tempo, il ticchettio dell’orologio è sostituito dal rumore del suo basso ventre che sbatte sul mio culo con sempre più passionalità ed io ...