1. Come una bambola


    Data: 04/01/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: sally_xdress, Fonte: RaccontiMilu

    ... “Cominciamo subito, dai. Spogliati e siediti sul letto. I vestiti puoi anche lasciarli su quella sedia”. Faccio come mi dice e lei mi si siede accanto tenendo in mano una boccetta di smalto rosso. “Lo hai mai messo?” “No mai” ed accompagno la mia risposta con un cenno della testa. “Allora metti una mano qui”, mi dice mentre mi indica la sua coscia. Lei dipinge con cura le unghie di entrambe le mani, poi prosegue con quelle dei piedi; nel frattempo io mi osservo le mani e quasi non sembrano le mie dopo quello che sarà il primo passo della mia trasformazione. “Adesso resta immobile che lo smalto si deve asciugare”. Lei sparisce in un’altra stanza e dopo poco ritorna con una mise da togliere il fiato: le autoreggenti nere mettono in risalto le sue gambe sinuose, slanciate ancor di più dai tacchi a spillo, ed il completino di culotte e reggiseno del medesimo colore esalta le sue curve perfette e fa da contrasto con la pelle pallida; la vestaglietta di pizzo racchiude il tutto, in un gioco di vedo – non vedo che non fa altro che sprigionare ancor di più la sua sensualità e la sua femminilità. Con un gesto delicato mi divarica le gambe, si inginocchia ed inizia a stuzzicare il mio pene, che risponde mettendosi subito sull’attenti. La sua lingua guizza sull’asta turgida, partendo dalle palle e risalendo lentamente verso la punta; la sua bocca accoglie il mio cazzo voglioso e lo succhia avidamente, mentre con un dito mi stuzzica il buchetto, girandoci attorno, ma senza mai ...
    ... affondare il colpo. Gemo sommessamente, mentre lei prosegue imperterrita nel darmi piacere, smettendo di tanto in tanto di succhiare per masturbarmi; non riesco a resistere, lei è davvero una maestra dell’erotismo, e dopo poco raggiungo l’apice del piacere, schizzando lunghi fiotti in aria. “Non è così che si comporta una signorina…”, mi richiama bonariamente mentre ripulisce entrambi. “Oggi farò di te la mia bambolina, vedrai. E ora alzati dai, che non vedo l’ora di trasformarti”.
    
    Attendo in piedi di scoprire cosa Lorena ha preparato per me e la mia curiosità è presto soddisfatta: mi aiuta ad indossare delle mutandine di pizzo bianche traforate, che rinchiudono il mio cazzo in un’erotica prigione, e dei collant velati da 20 den del medesimo colore; fasciate nelle calze, le mie gambe emanano una nuova sensualità e, rimirandomi, anche io mi sento sexy in quegli abiti proibiti. Quando lei mi allaccia alle caviglie un paio di scarpe aperte bianche con i tacchi a spillo da 12 cm, ben più alti di quelli che ho indossato la prima volta, non mi sento così impacciato come la volta precedente e riesco anche a farci qualche passo senza barcollare. Prima di farmi sedere per il trucco, la mia signora mi fa indossare un babydoll bianco per completare l’opera: “Eccoti qui, candida e vestita di bianco, chissà se stasera sarai ancora così pura, bambolina…”, mi dice mentre con una mano mi strizza i glutei. Seduto al tavolo del trucco, lascio che Lorena mi dipinga il volto così come farebbe una ...
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