La modella: capitolo 2 ultimo giorno di lavoro
Data: 19/08/2018,
Categorie:
Etero
Autore: GiuliaOtto, Fonte: EroticiRacconti
... mentre mi massaggiava il cazzo, mi convinsi subito dopotutto che avevo da perdere era pur sempre una bella ragazza che voleva scopare, la appoggiai contro il muro e iniziai a bacirla mentre la mia mano le alzava la gonna e le toccava la figa attraverso le mutande, ci fermammo e lei si tolse tutto fino a rimanere solo in intimo e poi mi disse "fammi vedere come muovi quella lingua." mi accovacciai, le abbassai le mutandine e iniziai a leccarle la figa con furore, lei gemeva tantissimo e continuava ad dirmi di non fermarmi, in poco arrivò all'orgasmo e subito mi disse che non voleva più aspettare, sì mise sulla scrivania a novanta e mi invitò a scoparla subito, non me lo feci ripetere due volte, mi spogliai e iniziai a scoparla, oramai eravamo entrambi presi dalla foga e lo facevamo come animali anche se temevo che le sue urla e i suoi gemiti potessero far preoccupare qualcuno, durò per un po' finché entrambi al limite finimmo per venire, lo tirai fuori in tempo e venni sul suo strepitoso ...
... culo, eravamo entrambi stremati ma soddisfatti era stato davvero bello.
Subito dopo aver finito ci rivestimmo e tornammo a lavoro, la giornata passò abbastanza velocemente e i clienti scarseggiavano molto infatti verso fine giornata Ilaria venne da me vicino alla cassa e mi disse che dovevamo sfruttare la giornata noiosa, poi si piegò al di sotto della scrivania dove c'era la cassa e iniziò a succhiarmi il cazzo, era davvero bravissima il problema è che proprio mentre lo faceva entrarono due bambini per comprare dei fumetti, fortunatamente non potevano vederla ma era difficile non far capire che mi stavano succhiando il cazzo, fortunatamente riuscì ad ingannare le apparenze e me la cavai riuscendo anche a finire e venire nella sua bocca.
A giornata finita ero un po' triste poteva succedere prima questa cosa me la sarei goduta di più ma almeno ora avevo un nuovo lavoro e una paga decente, promisi ad Ilaria di farmi sentire e la salutai, poi presi la mia ultima paga e tornai a casa.