La mia vita con lei 15 – Ritorno al presente
Data: 30/12/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... abruzzese dall’altra; scendiamo di nuovo sul sentiero e decidiamo di trovare un posticino dove mangiare; notiamo una radura a neanche cento metri e ci dirigiamo li, un posto tranquillo fuori dal passaggio degli altri escursionisti, che quel giorno poi non sono neanche tanti; ci mettiamo sul plaid e tiro fuori i due panini con il pecorino di grotta che divoriamo in cinque minuti scarsi, e siccome la fame è ancora tanta ci divoriamo anche i panini con l’auricchio piccante: “Riccardo, panini con pecorino di grotta e provolone, non ti ricordano niente?” “E come no Gabriella, il nostro picnic, manca solo la scatola con i 6 profilattici” “Si ma quelli non ci servono più dai” “Ehi, vuoi dire che ……” “Perchè a te non va?” “A me va sempre figurati, ma dove ci mettiamo, non siamo troppo in vista?”; mi indica una macchia di alberi al limite della radura sul lato opposto al sentiero: “Li sotto non si vede niente neanche dalla cima del monte, dai andiamo”; come siamo dietro gli alberi si inginocchia, mi slaccia i calzoni, mi sfila le mutande e si tuffa con le labbra sulla mia cappella fagocitandola tutta: “Ooooooohhhhh ti pizzica da morire la lingua” “Mmmmmmmhhhhh” si limita a rispondermi con la bocca impegnata a leccarmelo e succhiarmelo, finchè non mi diventa durissimo e pronto all’uso; si alza e mi stampa un lunghissimo bacio sulle labbra.
“Dai amore mio, come piace tanto a me, da animali come la prima volta” e detto questo si sfila la scarpa destra e si tira giù i jeans e le ...
... mutande, liberando la gamba destra e chinandosi a novanta gradi con le mani sull’albero; è una vita che non lo facciamo all’aperto e tantomeno vestiti, ma il solco della sua figa che si vede sotto le chiappe mi fa sempre il solito effetto e le sono subito dietro e comincio a spingere la cappella oltre le sue grandi labbra: “Aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh siiii spingi amore mio daiiiiii” e in pochi secondi sono tutto dentro di lei: “Cazzooooo sei durissimoooooo daiiii chiavami da bestia ti vogliooooooo” ulula mentre comincio a sbatterla con ritmo cadenzato: “Aaaaaaaaahhhhhhh Oooooooooooohhhhh” geme alternativamente ad ogni mia bordata e dopo un paio di minuti la sento urlare: “Oddioooooo come godoooooooo vengoooooooooooaaahhhhhh” e prendo a trapanarla sempre più forte: “Siiiii pisellone mio, chiavamiiiiii chiavami cosìììì, come sei durooooooo sei un martello pneumatico, cazzooooo come godooooo, vengo ancoraaaaaaahhhhhh”; la continuo a sbattere per un altro quarto d’ora, la faccio venire altre due volte e alla fine le farcisco la figona con una lunga caldissima sborrata; lo tiro fuori, lasciandola piegata ad ansimare per l’immensa goduria che le ho dato, finchè non si risolleva ed estrae un pacchetto di fazzoletti da una tasca: “Tieni amore” me li passa: “Ahahahah alla lavanda anche questi; chiunque incroceremo capirà lontano un km che abbiamo scopato” “E chissenefrega amore mio, io mica mi vergogno di scopare con il mio topolone” “Hai ragione, per me chi ci incrocia rosica pure”; ripartiamo ...