La mia vita con lei 15 – Ritorno al presente
Data: 30/12/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
“VRUUOOOOONNNNN KRRRRRRRRRRRRR VRUOONNNN KRRRRRRRRRRRRRRRRR” il russare pesante dell’amore mio e il soffio del suo fiato bollente sul mio collo sono la prima cosa che sento, insieme allo strapon che è ancora tutto piantato nel mio culo; durante la notte non ci siamo mossi di un millimetro ed infatti mi sento le braccia e le gambe anchilosate, oltre al culo che mi brucia parecchio; apro gli occhi e vedo la luce del giorno che filtra dalle persiane chiuse, la sveglia segna le sette e mezza, e io ho bisogno di muovermi, quantomeno togliere il braccio da sotto il mio corpo; lentamente lo muovo per estrarlo e il russare di Gabriella si fa irregolare, e quando riesco a tirarlo fuori lei smette di russare, e la sento fare un luno sbadiglio: “Buongiorno topolone mio adorato” mi dice con voce impastata” “Buongiorno topolona” “Stai fermo che lo tiro fuori” e la sento estrarmi lo strapon dal culo lentamente: “Ooooohhhhhh” gemo quando la cappella mi esce dal culo” e mi giro verso di lei che si libera dello strapon, mi prende il viso fra le mani e mi infila la lingua in bocca per il nostro bacio del buongiorno: “MMMMMMMHHHHHHHH MMMMMMMHHHHHHH SLURP” la sua lingua mi percorre il palato e tutti i denti e lo stesso fa la mia dentro la sua bocca.
“Ti va di fare una pazzia oggi?” “Con te mi va qualunque cosa” “Anche prendere la macchina e farci una passeggiata fino a Pompei?” “Addirittura Pompei, e perchè?” “Perchè ho una gran voglia di andare a vedere gli scavi che non ho mai visto in ...
... vita mia; e poi voglio anche andare in un altro posto che mi hannno indicato, ma quello è una sorpresa” “Ma ci fermiamo li per la notte?” “Preferirei tornare in serata, dici che siamo ancora abbastanza in gamba per un’ammazzata simile?” “Io di sicuro, tu non lo so” “Stronzone che non sei altro” mi risponde ridendo per poi tirarmi a se per un altro lungo bacio: “Però che palle Gabri, dobbiamo pure sbrigarci, speravo di farci una scopatina prima di scendere” “Dai amore, ti prometto che se non SARAI troppo stanco, stasera ti faccio rifare” il calcare sulla parola sarai non mi è sfuggito: “Cos’è una sfida, topolona? Lo vedrai” rispondo ridendo; facciamo colazione e neanche un’ora dopo partiamo con la mia monovolume nuovo modello; arriviamo all’autostrada ad Anagni e prendiamo verso Napoli, e due ore e mezza dopo essere partiti entriamo a Pompei; Gabriella mi indica la strada leggendo dal suo smartphone e in una decina di minuti ci troviamo di fronte a un grosso negozio di alimentari: “Siamo venuti fin qui per visitare un negozio?” le chiedo perplesso: “Amore fidati della topolona tua, ricordati sempre delle poche volte che hai dubitato di me”; entriamo e ci dirigiamo al bancone dei formaggi, dove veniamo scrutati da una signora sui 50-55 anni, molto formosa con il seno addirittura più grosso di quello della mia adorata, ma anche con molta più pancia: “Buongiorno signori, come posso servirvi?” “Buongiorno, lei è la signora Carmen?” “In persona signora, non mi pare di conoscerla però” ...