1. Sfregamenti felpati


    Data: 04/02/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... forte, poiché prevalse esageratamente. Replicammo ancora con baci lascivi e scostumati, dal momento che io mi sentivo sciogliere nelle viscere per l’esaltazione e per la spinta di quel momento.
    
    Rammentai in quel frangente dell’abitazione estiva di mia cugina Rachele distante soltanto qualche chilometro da quel luogo. Senz’indugio alcuno le proposi d’andarci insieme, per seguitare inosservati il nostro appassionato e prorompente colloquio carnale dei sensi. Lei s’adattò uniformandosi all’istante senza compiere questioni inutili, cosicché ci avviammo celermente con la mia Renault Clio. Riprendemmo prestissimo il nostro discorso spogliandoci velocemente di quel poco che avevamo addosso e dopo svariati e armoniosi sfregamenti, sopraggiunse il tempo d’introdurgli il mio cazzo nella sua favolosa e tra l’altro pelosissima madida fica, ma lei ancora una volta mi sorprese con un’inattesa destrezza, agguantandomelo per mano e conficcandoselo all’istante ingordamente in bocca, lasciandomi totalmente sbigottito.
    
    Io percepivo distintamente la sua abile e competente lingua sfregarsi sotto il glande picchiettandomi di tanto in tanto con la lingua il frenulo con esperta dovizia e con ferrata tenacia. Io frattanto le palpeggiavo la fica che sentivo pulsare, le infilavo il dito strofinandole leggermente il clitoride cercando di farla godere. Lei era alquanto deliziata ed eccitata, bramava farmi sborrare, giacché in pochi istanti, a seguito della sua preparata e sapiente manipolazione, ...
    ... non tardai molto, giacché ebbi un orgasmo improvviso e trascinante. Subito dopo lei mi riferì che evitava d’agguantare il cazzo nella fica, perché aveva un gran timore di rimanere incinta e che il padre in quel caso l’avrebbe rinnegata. Sostenne addirittura, che non permetteva a nessuno d’accedere dentro di lei da quel tratto, ma in alternativa le piaceva farsi agevolmente inculare. Lei m’invitò con occhi desiderosi a entrare nella sua porta posteriore per un secondo atto. Io non mi feci implorare e dopo aver assaporato i suoi capezzoli ci disponemmo su d’un vecchio canap&egrave per gustarci vicendevolmente i nostri sessi. Sentii ancora la sua bocca accogliente e capiente, il suo elevato e splendido rugiadoso benessere, la mia bocca e il mio sguardo fra le sue cosce.
    
    Lei mi contagiava con quella sua innata bramosia, in tal modo iniziai a giocherellare addentandole la fica e insistendo sul clitoride ben compatto. Quando eravamo spossati ampiamente arrivò il momento di cambiare, io le introdussi il mio cazzo senza fretta nel suo pertugio, m’addentravo adagio riscontrando un inedito e smisurato piacere che mi scompaginava, avvertivo la sua muscolatura che si stringeva accogliendo il cazzo al suo passaggio alla base della cappella. Io spingevo fino ad arrivare in fondo, la sentivo che lei s’affannava, malgrado ciò lo riceveva con piacere donandomi un estremo portento di gioia, fino a farmi sborrare nuovamente dentro di lei.
    
    Eravamo felici di questa nostra avventura appena ...