1. Guarda come schizzo mamma


    Data: 28/12/2023, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: blowes, Fonte: xHamster

    ... tuffai il viso e presi a baciargliele e leccargliele.
    
    Ti piacciono le poppe di mamma, brutto porcellino. Baciale e leccale quanto vuoi. Mordile anche se ti fa piacere.
    
    Stai colando avvero un casino, aggiunse poi, guarda come mi hai ridotto le lenzuola. Non vuoi che ti faccia sborrare?
    
    Non ancora, posso ancora trattenermi.
    
    Sentii che la sua mano si staccava dal mio cazzo. Era piena di bava e Vidi che prese a leccarsela.
    
    Stai leccando la bava del mio cazzo, le dissi.
    
    Si, mi piace, ha un buon sapore.
    
    Le sfilai la mano dalla passera e mi leccai le dita.
    
    Anche la tua figa ha buon sapore, le dissi.
    
    Ti piacerebbe leccarla?
    
    Eccome! esclamai.
    
    E allora fatti sotto porcellino!
    
    Me la diede da leccare e, contemporaneamente si imboccò la mia cappella.
    
    Non era certo la prima figa che leccavo né il primo bocchino che mi facevo fare ma, dovete credermi, nessuna aveva una figa così saporita e nessuna aveva mai saputo ciucciarmi la mazza con tanta perizia.
    
    Oramai gli argini si erano rotti e quando mi sfilai dalla sua bocca e la feci mettere alla pecorina lei non protestò.
    
    Sapevo che sarebbe andata a finire così, disse solo quando le montai in groppa ed iniziai a spingere la testa del cazzo contro il buco scuro del suo culone.
    
    Non farmi troppo male, mi implorò, sono anni che non lo prendo nel culo.
    
    E invece le feci male, perché il suo buco del culo era davvero stretto e ci misi un sacco ad infilarci tutta la mazza. A poco a poco, però, spingendo ...
    ... come un forsennato, sentii che i suoi muscoli si stavano rilassando e, centimetro dopo centimetro, mi piazzai nel suo culo fino ai coglioni.
    
    Aggrappato alle sue spalle la montai come un toro facendomi un'inculata davvero epica e quando sentii di non riuscire più a trattenermi mi sfilai.
    
    Perché ti levi, mi domandò.
    
    Perchè devo sborrare.
    
    E non vuoi sborrarmi nel culo?
    
    No, sono anni che sogno si sborrarti in faccia.
    
    Il mio cazzo, duro da farmi male, ondeggiava davanti al suo viso colando bava, pronto a scaricarle addosso la piena dei miei coglioni.
    
    E allora sborrami in faccia, sporcami tutta.
    
    Sul viso e sulle poppe, quasi mi misi ad urlare dall'eccitazione, ti sborro sul viso e sulle poppe, brutta maiala.
    
    E, finalmente, potei liberarmi, scaricandole addosso un fiume di sborra calda e cremosa che troppo a lungo avevo trattenuto.
    
    Si, bravo sborrami sul viso e sulle poppe, la sentii incitarmi mentre le riversavo addosso secchiate di sborra spessa e untuosa. Sborra, bravo, sborra, così, così, ancora, dammene ancora. Fai vedere alla tua mamma quanto sei bravo, falle vedere come la sporchi tutta con i tuoi schizzi.
    
    Nel frattempo se la sbatteva furiosamente, potevo sentire lo sciabordio delle sue dita nella figa fradicia, e venne anche lei.
    
    Guardami, mamma, guardami, stavo urlando, guarda come sborro, guarda come ti sborro addosso!
    
    Stavo sborrando davvero come un cavallo colpendola con lunghi schizzi violentissimi che la ricopersero letteralmente ...