Innesto sorprendente
Data: 28/12/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... pensava dentro di sé, eppure Carla assiste a un tremendo silenzio domandandogli invano chi sia. L’autovettura si riallontana, compie un rapido tragitto, dopo si ferma, Carla è tutta confusa e impacciata. Lui memorizzò esattamente d’aver avvertito il suo fremente desiderio, il ribollire smanioso di tutto il suo corpo, mentre scalpitando l’accompagnava in una dimora, sennonché quella fasciatura le cascò dalla faccia. Là c’è il buio, la mancanza di luce cupa, fosca e impenetrabile, però con la reale cognizione di lui lì vicino. Le sue labbra che la cercano, i baci, le carezze, poi la possente veemenza, un’alacrità e un fervore insolitamente incolto, scorbutico e decisamente sgarbato. Lui sembrava una forza primordiale e distruttiva, durante il tempo in cui entrambi si levavano gl’indumenti quasi con bestialità, spasimando all’aderenza della loro cute, perché pure lui sproloquiava per quel tanto ambito desiderio.
Carla si bloccò, perché i richiami di quegli attimi erano stati proporzionati al bisogno d’attizzarla e irrazionalmente si turbò imbarazzandosi. Per quale ragione si era comportata con lui interagendo in quella maniera? In modo istantaneo i brandelli di quell’avvenimento le ricomparirono di fronte impensierendola e infastidendola di nuovo. L’oscurità attualmente li accerchiava, eppure Carla avvistava distinguendo una miriade di tinte di fronte a sé, nel tempo in cui lui si metteva in azione in modo cadenzato su di lei. Percepiva nettamente la saporosità ...
... della sua bocca e della sua persona, al tatto pareva pressoché glabro, morbido come la seta, può darsi che fosse un pestifero e curioso monello, ma questo che cosa importava, quello che avveniva era notevole e splendido.
Carla in realtà non menzionava per quanto tempo si fosse protratto il tutto, malgrado ciò, l’appagamento li aveva pervasi entrambi svariate volte scardinando le loro membra, eppure in quella circostanza aveva eseguito interamente quello che senz’eccezione aveva giorno e notte bramato e supposto di realizzare con un adulto, schivando e sottraendosi di svelare l’accaduto perfino verso se stessa.
Lui, d’altro canto, non aveva mai spifferato niente, fuorché un’espressione che gli fuoriuscì unitamente a un lieve boccheggio, durante il tempo in cui la penetrava, perché Carla rimuginando dentro se stessa si scervellava ponderando e speculando se lui avesse seriamente gradito e se lei avesse adempiuto il compito nel migliore dei modi. Il completo episodio così come ebbe inizio si concluse, giacché restarono allacciati e stretti costantemente in silenzio, per il tempo in cui lui la vezzeggiava, successivamente lei si ridestò rianimandosi per quello che le era sembrato un delirante abbaglio di fronte alla sua abitazione.
Il suo ragazzo era soltanto un’orma, lui era il suo futuro, perché sarebbe stato il suo impagabile e straordinario concubino, il suo maggiore confidente, un porto per un conveniente, felice e sicuro approdo, quello che l’avrebbe senz’altro ...