La trasformazione di Jennifer – Cap.18
Data: 25/12/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu
... altro urlo di dolore. Paolo osservava la scena attonito, non riusciva a muovere un muscolo, ma il suo nuovo padrone notò che il Cesso si era eccitato. Allora ordinò ai suoi schiavi di prenderlo, e portarlo alla gogna. Lo misero nella gogna e ricevettero l’ordine fatale: Michele doveva entrare dalla porta di dietro, mentre Giovanni doveva ricevere un bel pompino. Poi dovevano darsi il cambio. Nel frattempo lui si sarebbe divertito con Latrina. Giovanni estrasse il suo membro davanti alla faccia del povero paolo, che aprì la bocca e cominciò a succhiare. Michele fu dietro di lui e con una poderosa spinta entrò, facendo urlare il povero Cesso con la bocca piena. Paolo si sentiva soffocare e il dolore e il bruciore erano terribili, così come i colpi dei due maschi. Con la coda dell’occhio vide sua moglie sulla poltrona, con Amilcare di fianco che con un frustino, quello con l’anima di metallo, si divertiva a colpire i seni della sua adorata. Lei urlava dal male e più urlava più i colpi scendevano duramente. Poi Amilcare si accanì sul sesso della moglie, colpendolo con una specie di paletta. Paolo sentì che Michele stava riempiendolo con il suo caldo seme e finalmente uscì. Mentre sospirava sentì pulsare il membro di Giovanni che inondò la sua gola del suo seme. Tentò di ingoiare, ma ebbe un conato e uscì tutto. Amilcare se ne accorse, corse da lui e gli disse che se fosse successo un’altra volta lo avrebbe punito severamente. I due schiavi si dettero il cambio e tornarono a ...
... pompare il povero Paolo. Intanto Amilcare rabbioso si accanì sulla povera Marcella, usando tutti i suoi peggiori attrezzi. Ora era passato alle scariche elettriche. Dopo ogni scarica la colpiva ripetutamente con le sue variegate fruste. La ragazza non riusciva più neanche a urlare. Piangeva sia dal dolore, sia nel vedere il marito sodomizzato e usato come una vacca da monta. Vide che i due lo riempirono di nuovo nella gola e nelle viscere e lo vide mandare giù tutto. Vide entrare dalla porta un omone, e sentì il suo padrone sadico chiamarlo Dingo. Gli fu ordinato di continuare a trapanare il posteriore di Cesso. Così fece e quando entrò il povero Paolo si sentì completamente sfondato. Aveva così male e le lacrime sgorgavano così copiose che non vedeva neanche bene. Vide però i due schiavi prendere la sua dolce metà e metterglielo uno in bocca e l’altro con sforzo ma riuscito nel posteriore. Sentì una sorta di eccitazione pervaderlo e lo sentì indurirsi. Vedeva la moglie sbattuta, urlante e dolorante, presa a frustate da Amilcare e si eccitò. Si sentiva ripieno con quella trave conficcata dentro di se, impalato ma con un piacere bestiale che lo pervadeva. Dingo spingeva e spaccava, ma Paolo vedeva solo la moglie sbattuta. Voleva essere lì con loro, farle le stesse cose. Amilcare notò l’eccitazione di Paolo e si avvicinò a lui. Era piegato a novanta gradi, impalato da Dingo ma con l’arnese duro. Prese un frustino e con sapienza gli colpì i testicoli che sballonzolavano per i colpi ...