1. Il presidente (part 3)


    Data: 21/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... colpo più potente degli altri, l’energumeno mi sputa in corpo il primo interminabile fiotto, di una tale potenza che mi sollecita la prostata. Dalla sua bocca escono suoni incomprensibili: l’orgasmo lo sta dominando e anche le sue membra vengono scosse da convulsioni incontrollabili. D’un tratto mi crolla addosso e lo sento distintamente agitarsi. Mi sbava sul collo e grugnisce come un maiale. Ride e frigna allo stesso tempo, e intanto continua a sborrarmi nelle viscere. Ormai il suo seme mi cola tra le chiappe e, sempre con lo sguardo tra le mie cosce, riesco a vedere che il presidente si sta nutrendo del frutto dei lombi del suo compare, attingendo direttamente dal mio solco.
    
    Sono entrambi in preda alla follia e la cosa eccita anche me che, una volta che il presidente si è svuotato nella mia gola, continuo a succhiargli il cazzo per estrarre anche la più piccola goccia. Edo cerca di divincolarsi perché non ne può più, ma ormai la follia ha preso anche me. Il mio sfintere è un lago colmo e, quando Ramon, esaurito l’orgasmo, estrae la nerchia, tutto il suo seme viene vomitato sul viso di Edo, che, pazzo di lussuria, spalanca la bocca e se ne ciba voracemente.
    
    Lo stallone alle mie spalle si abbandona su di me. Lo sento ansimare profondamente. Io sputo l’uccello del presidente e mi adagio sul suo corpo, mentre lui continua a succhiare sborra dal mio culo. È insaziabile. Solo dopo diversi minuti, quando capisce che non c’è più nulla da bere, si rassegna e accascia il capo ...
    ... sul divano, esausto.
    
    Rimaniamo così per un po’: poi Edo ci sculaccia e ci alziamo. “Merda! Devo pisciare!”, esclama, e salta giù dal divano. “Tu rimani lì?”, chiede a Ramon prima di andare in bagno, e scorge la mia espressione lasciva. “Non dirmi che vuoi bere anche il mio piscio?”, aggiunge stupito. Io annuisco, mentre sguscio sensuale da sotto il corpo di Ramon e, sceso dal divano, gattono languido verso il bagno. “E’ proprio senza vergogna e senza limiti!”, mormora Edo.
    
    A questo punto, anche Ramon si tira su, ancora stordito, e insieme mi seguono dentro la doccia. Il piatto è talmente grande da accoglierci tutti e tre. Io rimango in ginocchio in mezzo a loro e il presidente comincia subito a svuotarsi la vescica. Io spalanco la bocca e gli faccio da orinatoio.
    
    “Merda! Non ce la facevo più!”, dice sospirando. “Bevila tutta, porcellina! Ti piace la piscia calda, eh?”. Io, con la bocca spalancata, ingoio quella che riesco e il resto la lascio colare dalle mie labbra sul mio petto e su tutto il mio corpo. Poi inizio a farmici una doccia, facendomi inzuppare da capo a piedi.
    
    Nel frattempo, Ramon, che non è ancora pronto a liberarsi, ma che sorprendentemente ha ancora il cazzo duro, mi prende per le chiappe e mi fa alzare. Mi spinge la schiena in avanti e mi pianta la verga in corpo.
    
    “So io dove scaricarmi!”, sbraita, e, arrivato in fondo alle mie viscere, si comincia a sentire un sibilo soffocato. Un fuoco divampa nei miei intestini. Un fuoco che mi pervade e mi ...