E adesso?... (2)
Data: 16/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: jeepster, Fonte: Annunci69
... giusta per tutti e due… e anzi, non voglio parlare mai più di questo e gradirei che facessi lo stesso anche tu»
«Non capisco!» aggiunge lui con un’espressione molto contrariata sul viso.
In quel momento il campanello del micro-onde ci avverte che le pietanze sono pronte, interrompendo così la conversazione.
«Adesso ceniamo e ti prego di non insistere con quest’argomento, prima o poi lo capirai».
In silenzio prepariamo la tavola e ceniamo ognuno assorto nelle proprie riflessioni.
Alla fine della cena, Davide se ne va subito in camera sua, mentre io, dopo aver riordinato velocemente la cucina, me ne vado in salotto per vedere un po’ di televisione.
Riesco a beccare un bel film che pur avendo visto già, rivedo fino alla fine.
Come al solito i titoli di coda del film vengono interrotti quasi immediatamente e così appena parte la pubblicità mi alzo in piedi per andarmene a letto.
«Aspetta pa’, volevo parlarti di una cosa» la voce di Davide che è sulla porta del salotto mi sorprende e mi fa girare di scatto; chissà da quanto se ne stava lì in silenzio?
Il tono serio della voce mi fa pensare subito che sia qualcosa d’importante, così mi siedo di nuovo sul divano e facendogli segno di sedersi accanto a me gli chiedo: «Dimmi… di cosa si tratta?»
«Beh, aspetta un attimo, devo farmi coraggio, non è un argomento facile di cui parlare…»
«Di qualunque cosa si tratti – lo interrompo – sappi che puoi parlarmi di tutto liberamente, avrai tutta la mia ...
... comprensione. Sono tuo padre e ti aiuterò a risolvere qualsiasi problema, grande o piccolo che sia».
A questo punto comincio anche a preoccuparmi, temendo che Davide si sia cacciato in qualche guaio o abbia fatto qualcosa di tremendo.
«Lo so papà, è per questo che ho deciso di parlare con te…. Anche perché non saprei proprio a chi altro rivolgermi»
«E allora forza, dì tutto quello che hai da dire, a ruota libera, senza preoccuparti di nulla, come se io neanche fossi qui, come se lo stessi dicendo a te stesso, pensando ad alta voce»
«Già, ma tu sei qui, ti vedo, ti sento… non è facile, credimi»
«Dai Davide, cos’è di tanto terribile? Mi stai facendo preoccupare… dovrei?»
«Ma no pa’… forse sono io quello che deve preoccuparsi, se tu la dovessi prendere a male»
«D’accordo, allora facciamo così, creiamo il buio totale nella stanza, potrebbe aiutarti questo? Non vedendomi potresti immaginare più facilmente che io non ci sia, vogliamo fare così?»
«Non lo so… ma sì, proviamo»
Vado a chiudere gli scuri delle finestre e spengo il televisore e la lampada sul tavolinetto di fianco al divano che fino a pochi attimi fa erano le uniche luci nella stanza. Ora il buio è totale.
«Va bene adesso?» gli chiedo.
«Sì, lo spero»
«Allora dai, comincia… »
«Sì, ecco… però tu non devi dire niente e non interrompermi mai, perché non so se sarei capace di riprendere il discorso»
«Va bene, farò come se davvero io non fossi qui»
«Giusto, io farò come se mi stessi ...