1. La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 54


    Data: 13/12/2023, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu

    ... so sei arrabbiato adesso, ti senti ingannato, lo capisco ma rifletti, è un segno del destino, sono rimasta incinta contro tutte le probabilità di questo mondo e tu sei il padre Gianluca…”;
    
    – “Sai cosa ti dico? Non mi tirerò indietro, mi assumerò le mie responsabilità per questo bambino, lo riconoscerò e cercherò di essere un padre ma non sicuramente in casa con te, mi hai ingannato Simona, questo non te lo perdonerò mai!”;
    
    – “Dai Gianluca, non fare così, ti amo…”;
    
    – “Io no Simona, lo vuoi capire? Non ti amo, non sopporto più la tua presenza e quella di tuo marito nella mia vita, domani verrò con te dal medico, se confermerà la gravidanza mi assumerò le mie responsabilità però non saremo mai una coppia, questo devi fartelo entrare in testa ok?”;
    
    – “Cosa vorresti fare?”;
    
    – “Ci penserò su cosa voglio fare, ma di una cosa sono certo, tu non farai parte della mia vita Simona, perlomeno per come lo credi…ti passo a prendere domani ed andremo insieme dal medico, a che ora hai l’appuntamento?”;
    
    – “Alle 10, ma dove vai?”;
    
    – “Non sono affari tuoi dove vado, ti passo a prendere alle 9,30, vedi di farti trovare pronta!”.
    
    Uscii di casa, non riuscivo quasi a respirare da quanto ero arrabbiato, avrei spaccato tutto se fossi rimasto li ancora qualche minuto, la sentii chiamarmi mentre scendevo con l’ascensore ma non le risposi, mi squillò numerose volte il cellulare finchè lo spensi, girovagai in città per un po’, poi presi una pizza ed andai alla tana, era libera ...
    ... per fortuna, avrei passato la notte la, non avrei più messo piede in quell’appartamento, non volevo più vedere quella donna, mi aveva ingannato nel peggiore dei modi, l’unica certezza è che se quello fosse stato davvero mio figlio non lo avrei abbandonato, per lui o lei ci sarei sempre stato, dovevo solo trovare il modo. Quella notte non chiusi occhio, per fortuna il giorno dopo avrei avuto il responso che mi interessava, dopodichè avrei preteso un test che confermasse che fossi io il padre, il resto lo avrei valutato successivamente.
    
    Quando suonai il campanello di quella che era stata casa mia, uno strano senso di nausea mi attorcigliò lo stomaco, percorremmo il breve tratto di strada che ci separava dallo studio medico in auto, restando in silenzio, la tensione era altissima, entrambi, per motivi diversi, eravamo tesi ed ansiosi di sapere come stessero le cose veramente.
    
    Quando entrammo nello studio medico ci fecero accomodare in sala di attesa, c’eravamo solo noi, l’infermiera disse:
    
    – “Il dottore è subito da voi, cinque minuti solamente.”;
    
    Ringraziammo entrambi, Simona era visibilmente scossa.
    
    – “Gianluca…”;
    
    – “Stai zitta, non voglio sentirti dire una parola!”.
    
    Ero ancora infuriato, mi dava fastidio anche solo la sua presenza, mi aveva ingannato in maniera inaccettabile, non l’avrei mai perdonata.
    
    Ci chiamarono nello studio del medico, ci guardò con aria dispiaciuta e disse:
    
    – “So cosa vi aspettavate ragazzi, però mi dispiace deludervi, non sei ...
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