Oltre l'amicizia, parte 2 - Racconti Erotici

Oltre l'amicizia, parte 2

... l’affermazione di ieri sera, in cui dicevo che F. sarebbe stato pronto con il cazzo in mano se ci avesse beccati. Ebbene, se vuoi esaudire questo desiderio, fatti sentire subito senza perdere tempo, così avremo tutti modo di divertirci a dovere”.

A. era piacevolmente stupita da quelle parole e dal fatto che, in quel modo, nessuno sarebbe stato costretto di fare pazzie, sebbene avrebbe comunque voluto tenere lei stessa le redini del gioco. I due richiamarono l’attenzione di F., il quale si fece forza di nascondere il suo imbarazzo e si sollevò senza fretta dal letto. M. sapeva che era sveglio, d’altronde con tutto il chiacchiericcio e con i corpi che sfregavano uno sull’altro, come avrebbe potuto fare finta di nulla? E sapeva anche che aveva gustato la performance della sera precedente. Ma non era arrabbiato né geloso, anzi, aveva finalmente trovato una persona fidata con cui mettere in pratica nuove fantasie.

Ora che tutto l’altarino era stato scoperto, F. si trovava di fronte alla coppia, anche lui in mutande. Ragazzo alto, castano e ben messo fisicamente, con addome in vista, spalle larghe e braccia robuste. Anche A. si alzò dal letto ed iniziò ad accarezzargli dolcemente l’addome per qualche istante, finché non gli sfilò le mutande, vedendosi rimbalzare davanti agli occhi il suo cazzo durissimo. F. rimase nudo ed immobile di fronte ai suoi amici. A. smise di toccarlo e tornò da M. che la stava aspettando. I due ripresero da dove avevano lasciato, continuando a ...

... baciarsi con passione e sfilando i pochi indumenti che rimanevano loro addosso. Adesso erano finalmente tutti completamente nudi, con i dettagli dei loro corpi che potevano essere scorti grazie ad una piccola luce soffusa nella stanza.

Per prendere il comando del gioco A. si mise sulle ginocchia e con il culo all’aria, rivolto verso F. che adesso poteva gustare tutte le parti intime messe in bella vista. Nel mentre A. cominciò a prendere in bocca il cazzo di M. ed a succhiarlo con avidità. F., invece, che aveva capito il richiamo dell’amica, si avvicinò a quel culo presentatogli su di un piatto d’argento ed iniziò a stringerlo tra le mani, a massaggiarlo ed a sculacciarlo. Finalmente tutto si stava avverando. M. si apprestò a muovere il bacino per scopare meglio la bocca della ragazza, che da buongustaia non si sottraeva ad un colpo e da dietro F. continuava a masturbare A., usando i suoi umori come lubrificante e spargendolo tra la figa ed il buco del culo. Allora A. lo fermò: “Non ti allargare, non ti è consentito il buco di dietro”. E poi voltandosi verso M. disse: “Questa sera il mio culo è per M., mentre tu puoi dedicare tutte le tue attenzioni alla mia calda patata”.

M., incredulo dopo aver ascoltato la proposta della fidanzata, si apprestò a preparare quell’ano che doveva accogliere il suo grande cazzo e che poche volte aveva avuto il permesso di penetrare. Così iniziò a baciarlo, leccarlo ed a inserire un dito al suo interno per lubrificarlo ed allargarlo, mentre F. ...