Oltre l'amicizia, parte 2 - Racconti Erotici

Oltre l'amicizia, parte 2

L’intenzione dei tre amici, seppur M. non fosse a conoscenza dell’accordo tra A. ed F., era di trascorrere un’ultima notte bollente prima di tornare ognuno a casa propria. Infatti, nel locale dove trascorsero la serata, M. supportava F. per trovargli una bella fanciulla con la quale divertirsi, mentre lui ed A. rimanevano appiccicati e facevano scorrere le loro mani sui propri corpi, con la musica ad alto volume che avvolgeva tutti. Intanto gli sguardi tra A. ed F. si facevano sempre più intensi e si poteva captare la loro voglia di arrivare fino in fondo. Date le circostanze, l’uccello di F. iniziava a gonfiarsi, non tanto perché lo strusciava sul culo di una ragazza con la quale ballava e che, peraltro, sembrava apprezzare particolarmente, ma perché ripercorreva le immagini della sera precedente con i due compagni di viaggio che facevano sesso sotto ai suoi occhi.

Tornati in camera, ancora alticci per il vino bevuto, tutti si misero nei rispettivi letti, aspettando il momento migliore per dare inizio alle danze. Ovviamente M., che ignorava ancora il piano della sua ragazza, era già eccitato e cominciò ad accarezzarle le cosce scoperte sotto alle lenzuola, mentre gli diventava duro. Anche F., dal suo letto a castello, si stringeva il pisello con la mano, un po’ per tenerlo a bada ed un po’ per dargli il piacere di cui necessitava. Per ultima, A., accoglieva volenterosamente le mani del fidanzato sulla sua pelle e sentiva già addosso anche quelle di F. Fu lei stessa ...

... che, essendo molto eccitata e già bagnata per i pensieri che le scorrevano nella testa, mise la mano nelle mutande di M. e gli prese il cazzo in mano. Era vogliosa e desiderava sentirlo in tutta la sua lunghezza e grossezza nella mano.

“Questa sera non hai paura di farti beccare?”. Le chiese M. stupito dalla fretta di A.

“No, questa sera ho una sorpresa per te”. Rispose lei con voce calma e decisa, facendo scorrere un brivido su tutto il corpo del fidanzato.

“Lo sai che mi piacciono le soprese…”. Disse M. ammiccando.

Probabilmente non aveva ancora azzeccato ciò che A. intendesse dire, ma di certo era incuriosito dalla sua affermazione. Così i due iniziarono a baciarsi più intensamente e le loro mani diventarono sempre più impegnate a toccare con foga i rispettivi genitali. Ad un certo punto A. si lasciò andare ad un gemito, così M. dovette riprenderla: “Shhh, eravamo d’accordo che non avresti urlato”.

“Questa sera non riuscirò a trattenermi, per cui fermati ora o corri il rischio di sentirmi urlare dal piacere”.

“Correremo questo rischio, ma sappi che dovrai pagarne le conseguenze se ci faremo sentire”.

“Oh, tranquillo, sono pronta a pagare tutto ciò che sarà necessario…”.

A questo punto M. capì l’interesse di A. di farsi sentire, in modo tale da richiamare l’attenzione del loro amico, il quale, intanto, non perdeva tempo e manteneva il membro in erezione ascoltando attentamente ciò che succedeva sotto di lui.

“Credo di averti incuriosita con ...