1. Tatjana olovna


    Data: 09/12/2023, Categorie: Etero Autore: FIREFORCE52, Fonte: Annunci69

    ... tornare in albergo quando in lontananza vedo una pattuglia, immediatamente svolto per il paese. Non ho nulla di anomalo. ma il sol pensare di perdere la pazienza con gli uomini della pattuglia, tanto ignoranti, quanto presuntuosi, mi mette in ansia.
    
    Fermo al semaforo rosso.
    
    L'attesa è snervante e per un momento rimpiango di non aver continuato per la strada maestra, ma, appena dopo il semaforo, al lato della strada riappare la badante con la sua vecchietta.
    
    Mi giro e guardo nella sua direzione con insistenza a cercare i suoi occhi e stavolta la signora non solo mi tiene testa con lo sguardo ma toglie gli occhiali e mi punta contro due bellissimi occhi grigio azzurri, che, su quel caschetto nero corvino rende la sua figura un'icona tratta da un libro erotico.
    
    Immediatamente mi sento sollevato della sosta.
    
    Cerco una scusa per presentarmi, ma mi riesce solo di mostrarmi goffo e presuntuoso.,
    
    A pensarci mi sembra di aver fatto la figura di Martello, il re Carlo interprete delle intramontabili "canzoni"; di Fabrizio De André. Hh
    
    Come lui, eroe di mille battaglie che notata una piacente fanciulla scese da cavallo, togliendosi lo spadone e l'intera armatura, invocando di essere il re, anche io mi presentai a lei come fossi il suo signore, spavaldo e presuntuoso.
    
    "Idiota che non sei altro" pensai. Che figura di merda. "che credevi che quella te la desse subito, solo per averti fissato negli occhi? Ti ha detto esplicitamente che gli piaci? No e ...
    ... allora?
    
    Irritato per la figura da fesso riscossa, con fare sbrigativo, le lasciai il mio bigliettino da visita, con il numero e le mie generalità dicendole con voce dura e intransigente, "Chiamami"
    
    Antonio Rossi -geologo- corso Vittorio, Napoli, tel 333 …..era scritto proprio tutto non c'era possibilità di errore.
    
    Ma mi avrebbe chiamato? Dubbio amletico.
    
    La mattina seguente, confido ad Alberto quanto accaduto e luii guardandomi con un sorrisino sornione mi dice.
    
    "Figliuolo hai avuto una grande occasione ma non l'hai sfruttata bene"
    
    Dovrai lavorare sodo se vorrai scopare".
    
    Sorrido anch'io nervosamente, pensando alla mia imbranataggine.
    
    Riflettendo....mi dico,: .Oddio, però sono un uomo costruttivo io, non sono mica un cialtrone che parla a vanvera, solo per rompere i coglioni” Così, orgoglioso di essermi dato una giustificazione, mi allontano.
    
    Accadde tutto così in fretta. Ci vedemmo qualche sera dopo e bastarono poche parole, per andare a letto insieme. Entrambi si bolliva di desiderio,
    
    Lei mi piaceva molto con quel suo portamento austero, 1,78 di altezza 48 di taglia e quinta di seno, tanto che io col mio 1,72 facevo la figura dello spazzacamini.
    
    Non mancai di complimentarmi per il suo viso giovanile e pulito e lei affascinata dal mio corteggiamento, accettò volentieri, un invito per un drink a casa mia.
    
    Già durante la passeggiata che portava a casa, complice la luce di un lampione, l’incontro dei suoi occhi nei miei fece scattare la scintilla e fu subito ...
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