13 - jason a casa di kira - voglia di nuove esperienze estreme
Data: 07/12/2023,
Categorie:
Etero
Autore: ombraerotica, Fonte: Annunci69
... sul corpo della ventenne. Che lo vide in tutta la sua lunghezza, nero e lucido dei suoi umori per più della metà, con del liquido copioso e biancastro a segnare il confine tra la parte che era entrata dentro di lei e quella che non c’era riuscita. Era così grosso da farle impressione e non poteva credere che fosse stata scopata da quel cazzone, la circonferenza era pari a quella di una lattina di coca.
«Ho preso proprio un bel cazzo nero!» disse stupita con le lacrime che le rigavano ancora il viso mentre l’uomo faceva scorrere il cazzo tra i suoi seni.
Daniela si stava masturbando e ansimava pronta a venire, ma non appena vide il volto della ragazza scopata dal nero rimase di sasso e la sua eccitazione si spense in un attimo.
Riconobbe sua sorella Roberta e guardò Marco con il cazzo in mano, anche lui era rimasto scioccato da quella rivelazione, ma questo non gli impedì di venire spargendo il suo sperma sul suo stesso corpo, molto copioso per quanto era eccitato da quella visione.
Daniela non ci fece neanche caso e disse: «Cosa ci fa Roberta a casa di Kira? Maledizione!»
«Puoi venirmi in faccia adesso» disse Roberta a Jason.
«C’è ancora tempo prima che venga» disse Jason afferrandosi il cazzo e strusciandolo sulle labbra di Roberta. Poi lo puntò verso la sua passera e la penetrò ancora, stavolta lentamente in modo che la ragazza lo sentisse lungo tutto il suo canale vaginale, fino a che non arrivò a fine corsa sulla sua cervice.
Jason vide che gli ...
... occhi di Roberta si ribaltarono dal piacere e quando riuscì a mettere di nuovo a fuoco vide un evidente rigonfiamento proprio vicino al suo ombelico. Era lì che si trovava la cappella dell’uomo.
Jason la guardò e poi si sporse in avanti, Roberta sentì la sua cervice mentre veniva spinta come e l’uomo la volesse sfondare. Jason si stava sporgendo per afferrare la corda che la legava. Tirò talmente forte il cavo che si spezzò tra le sue dita.
Appena Roberta sentì di avere le mani libere si asciugò un po’ il viso e poi toccò il corpo dell’uomo, un po’ per sentire quanto fossero possenti i suoi muscoli e un po’ per allontanarlo.
«Mi stai sfondando la fica… mi sento strapiena con il tuo cazzo dentro» disse Roberta con un filo di voce.
Jason si allontanò un po’ e Roberta sentì allentare la forte pressione sulla cervice, il bozzo vicino all’ombelico era ancora evidente e Jason glielo indicò per farle notare quanto fosse pronunciato.
Continuò a penetrarla e la ragazza riprese ad ansimare, mentre il bozzo si gonfiava e si sgonfiava insieme ai movimenti di bacino dell’uomo di colore.
Nonostante la cappella impattasse sulla cervice questo non impedì a Roberta di provare piacere, anzi stava crescendo in lei un altro orgasmo. Allungò entrambe le mani sul suo ventre per sentirlo gonfiarsi sotto le sue dita.
«Aaaah! Mi stai sfondando lo stomaco, vacci piano! Ahhhh sì!!! Oh mio Dio, quanto è grosso il tuo cazzone nero!»
Jason mise una delle sue mani sopra a quelle di ...