Fantasia su un’amica
Data: 07/12/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: DdDaikoDuke, Fonte: RaccontiMilu
... clienti intenti a cercare lo scaffale dei vibratori oppure a domandarle se potevano fare un selfie con lei.
L’inaugurazione continuò fino a tarda serata.
Rientrata a casa, Gaia si concesse una lunga doccia rilassante, quasi a volersi lavare di dosso quell’esperienza per lei un po’ umiliante. Doveva tuttavia ammettere che non era stata un giornata tutta da buttare: aveva ritrovato Sofia, che era stata una sua cara amica, e c’era anche un’offerta di lavoro avanzata da Patrizia. Seduta sul letto, con solo l’accappatoio addosso, prese tra le mani il biglietto da visita che le aveva dato, indecisa sul da farsi; fece scorrere sullo schermo del computer le email in entrata per vedere se c’era qualche nuova proposta di lavoro, ma, con rammarico, dovette constatare come non ve ne fossero. Non era ancora sicura di essere pronta per lavorare con Patrizia, le avrebbe quasi sicuramente chiesto di posare nuda. Al sex-shop almeno qualche indumento l’aveva conservato, ce l’avrebbe fatta a spogliarsi del tutto? Decise di rimandare quella decisione e di andare a dormire, ne aveva sicuramente bisogno. Prima di addormentarsi si ripromise comunque di chiamare Patrizia: non farsi più sentire le sembrava scortese, si era comportata in maniera gentile, inoltre chiedere non le costava nulla; ci avrebbe riflettuto meglio domani mattina, chiuse gli occhi e si assopì.
Pronto!
Ciao Patrizia, sono Gaia l’amica di Sofia. Ti chiamavo per quel lavoro di cui’
Ah ciao Gaia. Che bello sentirti. ...
... Hai deciso di accettare? – chiese a bruciapelo.
Ma, io veramente volevo solo sapere’
Perché non passi da me questo pomeriggio? – disse Patrizia senza nemmeno farla finire – E ricordati di non indossare intimo.
Come!? – disse Gaia non sicura di ciò che aveva sentito.
Si, la biancheria intima. Ed evita anche i vestiti troppo aderenti. Lasciano segni sul corpo e non posso scattare fino a quando non spariscono.
In realtà io ti chiamavo per’
Scusami Gaia ma ora devo andare. Facciamo per le 14.00 nel mio studio. Ti aspetto, ciao ciao ciao ciao – prima di riattaccare senza neppure lasciarla replicare.
Patrizia era partita in quarta e non le aveva lasciato neanche il tempo di formulare una domanda. Aveva chiamato per avere qualche informazione ed ora si ritrovava con un servizio fotografico già prenotato. Provò a richiamare, per chiarirsi, ma rispondeva sempre la segreteria telefonica. Ed ora che fare? Si ritrovava proprio in un bel guaio. Non presentarsi, o farlo per disdire, le sembrava una maleducazione da parte sua; inoltre Patrizia, probabilmente, avrebbe preparato del materiale, non era giusto farla lavora per nulla. Accettare di farsi fotografare quindi? Poteva sempre rifiutare di spogliarsi, poteva essere un buon compromesso per entrambe. Gaia sembrava propendere per quella decisione quando, all’improvviso, si ricordò dell’invito di Patrizia a non indossare l’intimo. Maledizione, pronunciata ad alta voce, con una richiesta del genere voleva sicuramente ...