1. L’Accoppiamento Reale con mia cugina Nada – Capitolo 3: L’incontro segreto


    Data: 07/12/2023, Categorie: Etero Incesti Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu

    ... fosse la mia donna. E’ una sensazione indescrivibile. Ci stringiamo e la bacio profondamente, i nostri corpi si avvinghiano, con la mia coscia infilata fra le sue, a contatto col suo sesso.Ci appisoliamo un po’. Io però non riesco a dormire subito. Voglio gustarmi ogni istante di quel momento con lei. Lei poco dopo si addormenta e rimango ad ascoltare il suo respiro. Io mi addormento più tardi, solo per poco tempo. Mi risveglio nella stessa posizione. E’ incredibile, ho dormito con la “mia” meravigliosa Nada fra le braccia… Quella posizione, con la mia coscia contro il suo sesso umido dei nostri succhi, risveglia la mia voglia, come quando venivo colpito dalla “Voglia Matta” di lei nel mio letto. (Leggere il primo capitolo).I soffici riccioli del suo sesso che solleticano la mia coscia, ed il suo seno che sfiora il mio petto, fanno erigere di nuovo il membro, che si ingrossa solleticando il suo ventre caldo. Mentre lei dorme le accarezzo la schiena, senza farla svegliare. Le dita scivolano davanti, sui suoi seni e li accarezzano con molta leggerezza, passando sui capezzoli. Lei si muove leggermente nel sonno per il solletico. La tengo stretta a me per evitare che si allontani e si giri. Accarezzo la sua lunga coscia che sovrasta la mia. Muovo leggermente la mia coscia contro le morbidezza del suo sesso… il solletico del suo boschetto proibito mi eccita a non finire… il mio membro eretto nel cuore della notte comincia a contrarsi dal piacere e a bagnarsi. Arretro un po’ con ...
    ... la coscia dalla sua orchidea e passo con le dita fra i suoi petali. Li scosto ed all’interno sono ancora intrisi del suo miele abbondante. Lascio le mie dita scorrere lentamente lì in mezzo, ce le terrei tutta la notte… passo sul clito e lo accarezzo con molta leggerezza. Sento le sue cosce contrarsi leggermente attormìno alla mia… il suo respiro si fa meno regolare, così mi fermo per evitare che si svegli. La bacio delicatamente sulle guance e sul collo, mentre ancora dorme. Reimmergo le dita fra i suoi petali scivolosi… la mia eccitazione è altissima, se lei adesso con le dita mi scoprisse il glande bagnato e lo massaggiasse dolcemente fra i polpastrelli, il mio seme sgorgherebbe caldo sulle sue dita affusolate… come un verginello!Ormai non riesco più a dosare a dovere la leggerezza del mio tocco e lei si sta per svegliare. I suoi petali si fanno sempre più bagnati e con la prima falange del medio riesco a varcare l’ingresso meraviglioso della sua vagina, senza che si svegli. Sento le sue pareti di riflesso che si contraggono attorno al dito… Ormai non mi trattengo più. Penetro in lei con le prime due falangi del dito e la bacio profondamente, mentre lei si sveglia… gemiamo entrambi. Sfilo le due falangi dalla sua orchidea intrisa di miele, ed scivolo in lei con la mia verga. Un forte gemito mi esce incontrollato nel silenzio della stanza.
    
    – Ohhh Nada ti amo, mi fai impazzire. Ti voglio fecondare ancora…– ohhh Marco…risponde lei ancora assonnata, ma eccitata
    
    I nostri ...