1. L’Accoppiamento Reale con mia cugina Nada – Capitolo 3: L’incontro segreto


    Data: 07/12/2023, Categorie: Etero Incesti Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu

    ... dopo la vedo arrivare. E’ bellissima… indossa quei jeans azzurri che sfoggiano la linea delle sue gambe favolose. Il giubbetto leggero, bianco, si apre sulla sua camicia di un rosa quasi violetto, molto femminile. I suoi capelli neri scendono sulla fronte e sulle spalle dandole quell’aria seducente e sensuale che solo lei ha.Le vado incontro e ci stringiamo in un caloroso abbraccio. Le mie braccia scivolano sotto il suo giubbetto aperto. Questa volta ci stringiamo molto di più di più che nei soliti saluti di rito… dall’emozione non riesco a dire niente, quasi mi lacrimano gli occhi solo per il sentirla così stretta fra le mie braccia in quel momento… Questa volta è lì per stare da sola con me, e probabilmente faremo l’amore. “Nada…” riesco solo a dire.Ci scambiamo i due baci sulle guance, ma questa volta dopo il secondo bacio gliene do uno anche sulle sue morbide labbra. Solo in un’altra occasione tanti anni prima l’avevo baciata fugacemente sulle labbra, dopo che mi aveva riaccompagnato a casa in macchina. Come quella volta, ho sentito un calore ed una morbidezza diversi dalle labbra di altre donne ed il mio battito è salito alle stelle. La Nada è veramente qualcosa di speciale per me. Questa volta però le sue labbra meravigliose rispondono al mio bacio, quasi timidamente. Con il battito alle stelle gliene do un altro, poi un altro, poi un altro più lungo e le nostre labbra si baciano dolcemente a vicenda. E’ la prima volta che ci baciamo veramente sulle labbra. Mi sembra ...
    ... di sognare… le nostre bocche si schiudono insieme e le nostre lingue si incontrano e si accarezzano per la prima volta. Mi sembra proprio un sogno. Ci guardiamo per un istante e le dico avvicinandomi all’orecchio “Nada dimmi che è vero… è una vita che aspetto di baciarti…”. Lei mi stringe e dice solo “Marco…” e mi da un piccolo bacio vicino all’orecchio. Restiamo abbracciati per qualche istante, comunicandoci che il bene che ci vogliamo è qualcosa di speciale.
    
    Il tempo è poco, la voglia di stare insieme è tanta e potrebbe essere rischioso farci vedere in qualche locale della città, dove invece avrei voluto andare per scaldare un po’ l’insolita atmosfera. Così usciamo dalla stazione e ci incamminiamo verso l’albergo. Mentre camminiamo ci raccontiamo un po’ le ultime nostre cose ed io non riesco a smettere di ammirare quanto sia bella. Le nostre mani si sfiorano. Prendo la sua mano e la tengo mentre camminiamo. Quel contatto mi fa accelerare di nuovo il battito. Camminare tenendola per mano me la fa sentire per la prima volta come se fosse veramente la mia donna… mi sento strano, è bellissimo camminare con lei tenendola per mano, mi fa provare sensazioni dimenticate… le stesse che avrei provato se avessimo 20 anni o ancora meno. Così, mentre ridiamo e scherziamo parlando un po’ dei vecchi tempi, le dico “Nada, ti voglio tenere come se fossi la mia ragazza…”. Con un braccio le cingo la vita sulla camicetta e lei mi mette il braccio sulle spalle attorno al mio collo. “Ecco, ...
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