Il mio trav club part 2: Svetlana
Data: 06/12/2023,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Trans
Autore: Daisytrav, Fonte: xHamster
Una ragazza dalle movenze un po dure si sposto da dietro e si mise affianco a me.
Era una donna di pelle molto bianca, quasi cadaverica. Aveva polsini neri, dove partivano delle catenelle fino alle spalle, dove si attaccavano ad una camicetta nera smanicata aperta a metà. Aveva una gonna a taglio triangolare nera con uno spacco laterale dove faceva uscire una gamba. Decolte nere ai piedi. Non aveva ne calze ne colant. In testa una parrucca nera, una frangia al livello degli occhi, giusto per dare un tocco gotico. A
Lei era svetlana. Dalla bielorussia. Non era una trav.
Ma gli piaceva. Eccome! Lui era un omosessuale, ma nel suo villaggio non c'era posto per quelli come lui. Cosi si trasferi a kiev dove inizio svariate relazioni con altri uomini. Ma l'uomo russo è duro da gestire.
Pensa due. Cosi un bel giorno si mise in contatto con me. Mi scriveva di quanto fossi bella. Io gli dissi che venisse. Che lasciassi la bielorussia e venisse a fare una prova. Un mesetto nel club. Giusto per vedere se la cosa potesse funzionare.
All'arrivare, trovai un uomo alto quasi due metri, magro con gli zigomi forti ed ampi, occhi duri ed azzurri. Un omosessuale un po diverso dalle checche milanesi, che anche con noi non hanno niente da vedere.
Gli spiegai chi ero, cosa facevo, la mia passione la mia vita, il club
Mi spiego che gli piaceva la mia vita, che amava il passivo.
Lo guardai. Chiamai un altra trav. Gli dissi che se voleva potevamo fare una piccola sessione, un ...
... po di anale. Se gli interessava si faceva scopare dalla trav, se voleva mi offrivo anch'io.
Fece un largo sorriso.
In poche parole espresse si alzo, si fece accompagnare dalla trav in una delle stanze, e si mise comodo.
Rimasi seduta un momento. In quei cinque minuti rimasi ad ascoltare quello che si dicevano, le loro risate, per sciogliere la tensione.
La trav mi mandò a chiamare.
Al aprire la porta, un senso di eccitazione mi pervase il corpo, come un brivido dentro lo stomaco. Lui si era messo sopra il letto, rannichiato su se stesso, con il culo all'aria, mentre la trav lo penetrava dolcemente.
La sua testa era in mezzo le braccia, emettendo dei piccoli gemiti di piacere. Gli piaceva proprio, pensai.
Dalla sotto la gonna sfilai le mutandine e chiusi la porta dietra di me.
Il mio pene stava dritto davanti a lui, pronto. Glielo avvicinai alla bocca, per vedere come si comportava.
Lo mise in bocca. Tutto! Ed inizio a succhiare violentemente.
Senti dolore, mi stringeva troppo la cappella, senza nessuna delicatesse.
PIANO! Gli gridai. Niente, mi continuava a divorare quel pene. Parti una spinta. Poi uno schiaffetto. Poi presi coraggio. Sei un orso e cosi ti trattero...
Uno schiaffone sulla guancia e il tipo stacco la bocca dal mio pene, moscio ormai. Presi una catena col collare, lo legai al collo e poi tirai, in modo che mi guardasse e rispondesse ai miei comandi.
Lecca! Fuori la lingua. La estrasse, con molta arroganza. Io tirai! Inizia ...