1. Il treno e la galleria


    Data: 05/12/2023, Categorie: Etero Autore: Micioftm, Fonte: Annunci69

    Dovevo recarmi per lavoro a Firenze, città che amo alla follia per l'arte che trasuda da ogni angolo.
    
    Partenza mattina presto da Padova, col mio treno preferito, Italo.
    
    Come al solito, mentre aspetto vestito di tutto punto, giacca cravatta valigetta, scarpa seria, sbarbato profumato e inamidato mi guardo attorno per incrociare qualche sguardo furtivo di ragazza carina che spero sia mia compagna di viaggio.
    
    Niente da fare, famiglie coppie, persone di una certa età. Pazienza.
    
    Arriva il treno sempre con questa sua aria elegante, la livrea rossa spicca maestosamente baciata da un limpido sole.
    
    Viaggiare a 300 km mi dà sempre un senso di onnipotenza.
    
    Prendo posto in business, poltrone enormi, di pelle, servito e riverito come un re.
    
    Il viaggio inizia, mi metto al computer a sbrigare cose di lavoro, immerso nei miei pensieri quando d'improvviso un profumo delicato e deciso mi distrae.
    
    -”Buongiorno, per cortesia mi può dire la prima lettera del codice biglietto?”
    
    -”Oh si certo mi scusi, non l'avevo sentita arrivare”-
    
    Era una donna molto bella, capelli lunghi neri legati in una coda, occhi azzurri, longilinea; la divisa le calzava a pennello, la camicia bianca era coperta dalla giacca blu dello stesso colore dei pantaloni, scarpa sportiva nera.
    
    Senza rendermi conto l'avevo osservata dalla testa ai piedi, seguendo ogni sua curva e nel rivolgersi a me ho intravisto il tesserino: si chiamava Sofia.
    
    -” benissimo, mi può mostrare il green pass ...
    ... ora?” - “certo, eccolo qui” - e non so per quale motivo ho stretto il mio pacco istintivamente.
    
    Sofia, sorpresa e imbarazzata rimane immobile per un istante, alza lo sguardo a controllare la carrozza, torna su di me e se ne va, senza guardare il documento.
    
    Che coglione, ma che cazzo mi è saltato in mente? Non riesco a capacitarmi del gesto rivoltole, convinto che ora arriverà con un energumeno ad insegnarmi le buone maniere e ne ha tutte le ragioni.
    
    Tempo 10 minuti in cui me la faccio sotto, torna da sola.
    
    Il treno continua la sua corsa, sempre più veloce.
    
    Sofia mi fa cenno di seguirla, con uno sguardo tutt'altro che amichevole, ecco ci siamo ora aprirà la porta e mi butterà fuori a calci in culo e morirò sfracellato magari sotto le ruote di un altro Italo...
    
    -” avanti mi segua, non sarà mica timido..ora?!”-
    
    Timido no ma non riesco a trovare un modo per scusarmi, troppa è la vergogna del gesto.
    
    Inizio a farfugliare qualcosa quando arriviamo davanti alla cabina di pilotaggio, si ferma dandomi le spalle, ha pure un bellissimo culo..no no pensieri andate via! VIA! Beh, però se è l'ultima cosa che vedrò...è proprio un gran bel culo!
    
    Allunga il braccio sinistro al suo fianco e apre la cabina del Train manager, in questo caso la sua.
    
    -”la prego di entrare, devo controllare i suoi documenti”- con voce ferma e decisa.
    
    -”mi deve scusare non volevo essere scort” - “no no per favore entri che le spiego alcune cose”-, non mi permette di finire la frase di ...
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