Mio cugino Luca-Versiona al Femminile di "Mia
Data: 02/12/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
Mio Cugino Luca
Versione al femminile di “Mia Cugina Lucia”
(parte 2)
…(Continua)..
Mi svegliai quando furono circa le 9,30... Luca dormiva come un sasso!
Chiusi leggermente le persiane.
Mi soffermai a guardare Luca mentre dormiva. Non volevo svegliarlo. Delicatamente mi avvicinai a lui per annusarlo.
Sapeva di buono.
Guardai il suo pacco; fui tentata di toccarlo ma resistetti. Dentro me dissi “Basta Lucia, fai la brava”!
Feci una doccia, mi vestii e scesi giù in cucina.. avevo un grande appetito!
Dopo un’abbondante colazione mi misi subito sui libri a studiare, anche per scacciare dalla mia mente tutti quei sensi di colpa che mi stavano invadendo.
Verso le undici sentii scendere Luca; il mio cuore cominciò a battere velocemente. E adesso? Come funziona? Decisi che la cosa migliore era far finta di nulla, come nulla fosse accaduto.
- “Ciao Lu'!” – Mi disse Luca entrando con un gran sorriso.
- “Ciao!!! Ben svegliato signorino! Lo sai che ore sono?” – gli dissi sorridendo. Vedere Luca con quell’enorme sorriso mi aveva rasserenato cancellando ogni senso di colpa che si era costruito dentro me.
Ne fui estremamente felice. “Sei un grande Luca!” pensai; nulla era accaduto, tutto cancellato. Mi sentivo veramente bene, leggera, sollevata.
“Guarda che nell'armadietto ci sono i cereali e nel frigo il latte, se vuoi!” gli dissi.
“Ok, grazie!” - Rispose.
Mi soffermai a guardarlo mentre rovistava nel frigorifero; era proprio un bel ...
... ragazzo, aveva un bel culo sodo, tondeggiante e delle belle spalle larghe e massicce.
Sentimmo mio fratello scender le scale ed entrare con noi in cucina; subito salutò tutti e si mise a raccontare della serata con gli amici. Questo portò tutto alla normalità; io e Luca cominciammo a scambiarci sguardi di intesa per ridicolizzare ogni stronzata che mio fratello raccontava.
Pranzammo verso la una e mezza e poi Luca si mise ad aiutarmi a sparecchiare e lavare i piatti. Giorgio si licenziò andando in camera sua a dormire.
Mentre lavavo i piatti, raccontavo a Luca delle mie compagne di università. Mettevo in evidenza la loro stupidità, quanto erano vuote e prive di spessore, quello spessore femminile che a mio avviso fa la differenza e del quale io mi sentivo invasa. Uno spessore impalpabile, non quantificabile; ma rendeva Donna una donna. Tutte le femmine sono provviste di culo e tette, ma aldilà di come possano esser fatte, belle o brutte, per far godere veramente un uomo ci vuole ben altro. Non basta aprire le gambe; certo, a molti uomini questo basta ma io volevo far capire che una donna deve essere qualcosa più. Mentre parlavo confusamente di tutto ciò, ad ogni passaggio di Luca dietro me che portava qualche piatto o bicchiere da lavare, sentivo uno strano tremore alle gambe. Cazzo quanto sono ancora presa da lui, troppo presa!
Ad un certo punto mi si avvicinò, lasciò sul bordo del lavello un bicchiere e dopo averlo riposto mi senti toccare morbidamente il culo. Stavo ...