1. La Marchesa di Genzano


    Data: 01/12/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Lesbo Autoerotismo Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... delle curiose manette… ornate da soffice pelo rosa. Lì a fianco, quello che aveva tutta l’aria di un tavolo per massaggi: nella sua ingenuità, la ragazza non riuscì proprio a immaginare perché ci fosse un buco proprio al centro.
    
    Un altro muro, invece, presentava una serie di ganci su cui erano appese fruste e cinture con borchie di ogni tipo. Sotto, un mobile aperto con appesi vari capi d’abbigliamento: anche in questo caso la pelle e il lattice andavano per la maggiore, ma si potevano facilmente scorgere anche piume e vari completini di lingerie, uno più spregiudicato dell’altro.
    
    Dall’altra parte della stanza, vi era una grande teca in vetro con diversi ripiani. Quelli più in basso erano dedicati alle calzature: tantissime, e tutte con tacco vertiginoso. Più sopra, un intero ripiano era riservato a falli e vibratori. Era la più grande collezione che Giulia avesse mai visto, ancora più fornita di quella del sexy shop che insieme a una sua amica, per una frivola sfida adolescenziale, aveva visitato qualche mese prima.
    
    Il ripiano che la incuriosì di più, tuttavia, era pieno di VHS. Vecchie videocassette che forse ai suoi compagni di classe sarebbero sembrate oggetti misteriosi. Lei però conosceva quella strumentazione, suo padre a casa aveva un vecchio videoregistratore che ancora usava per riguardarsi delle partite di calcio registrate prima che lei nascesse.
    
    Su ognuna delle cassette esposte su quel ripiano c’era un’etichetta, che recava semplicemente un nome e un ...
    ... numero: “Barbara 94”, “Luigi 98”, “Demi 99″… «Che diavolo di nome è Demi?» pensò ad alta voce la ragazza, mentre ripercorreva con l’indice tutte le etichette fino all’ultima, “Marco 19”. Giulia capì in fretta che quel numero doveva corrispondere a un anno, anche per come erano ordinate. A volte capitava che alcune videocassette recassero nomi diversi ma con lo stesso numero, in alcuni casi invece dei numeri erano del tutto assenti. Ma se la sua teoria fosse stata esatta, quelle videocassette avrebbero coperto un arco temporale di oltre venticinque anni.
    
    Ancora una volta la sua curiosità ebbe facilmente il sopravvento: Giulia prese la prima cassetta, quella che diceva “Barbara 94”, e si diresse verso quell’angolo della stanza che ancora non aveva esplorato da vicino, ma che da subito aveva attirato la sua attenzione. Lì infatti c’era un divanetto con di fronte un vecchio televisore, di quelli a tubo catodico, sormontato da un videoregistratore. E proprio di fianco alla tv, una telecamera che al confronto con quelle della nuova generazione faceva ridere, ma che probabilmente svolgeva ancora bene il proprio compito.
    
    Con le mani che quasi tremavano, Giulia inserì la videocassetta e poi si accomodò sul divanetto, schiacciando il tasto “play” sul telecomando.
    
    Appena partì il video, la ragazza aggrottò le sopracciglia. L’immagine era tutta scura, quasi disturbata. Forse con gli anni la cassetta si era rovinata? Dopo alcuni secondi, però, iniziò a intuire cosa stava vedendo. ...
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