Il vecchio e la sua nuova puttana
Data: 28/11/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: J.carax, Fonte: RaccontiMilu
... rimettimelo dentro” Decisi di usare un vecchio trucchetto sperimentato in gioventù: “Da adesso tu sei di mia proprietà, ti farai scopare quando avrò voglia, giusto Veronica?” “Si Luigi la mia figa è completamente tua” “Il tuo cornuto potrà scoparti solo quando te lo dico io, non è vero?”; la osservavo soddisfatto mentre piano paino la vedevo cedere impaziente ad ogni mia richiesta. “Da oggi solo io potrò venirti dentro per ingravidarti” “Si quel buono a nulla non si merita un figlio da me, sarò la tua donna, ho bisogno di quel tuo cazzone”. Non la lasciai terminare che l’avevo già impalata sul mio pisello, lasciandola senza fiato, la stavo pompando ancora più forte di prima, ma non mi bastava volevo farla impazzire per il mio palo, renderla schiava. “Ti farò provare un piacere che nessun altro uomo potrà mai darti”, così dicendo spinsi come un matto in un unico colpo tutto il cazzo dentro la sua figa, le impalai l’utero, con l’enorme cappella che andò a sbattere contro le pareti.
Veronica sorpresa da questa mia irruenza tiró un urlo pazzesco di dolore misto a goduria, iniziò a squirtare come una pazza in preda a delle convulsioni fantastiche, aveva le orbite degli occhi voltate all’indietro, io ero al settimo cielo, stavo godendo come non mai non solo per la scopata, ma soprattutto per come stavo rompendo e soggiogando una donna come meno ...
... della metà dei miei anni. Presi a scoparle l’utero come un forsennato, non mi sentivo più un 74enne con pochi anni rimasti, ma un giovane toro di 20 anni; mi piaceva da matti quella sensazione di potere che mi dava, in oltre ogni volta che affondavo i colpi vedevo il suo addome alzarsi leggermente, era sensazionale. Veronica ripresasi dallo shock tornò ad esternare tutto il suo amore con grida sempre più acute ed eccitanti. “Siiii Luiiiggiiii ingravidami, voglio un figlio da te e dal tuo cazzo, l’ho capito ora ….., mettimi incintaaaa”, deciso ad ingravidarla e lasciare un discendente degno di me, la impalai definitivamente sul mio cazzone e le sborrai tutto quello che avevo direttamente nell’utero, sentì il mio seme uscire con una forza eccezionale e stipargli il suo antro più profondo fin oltre il possibile. Dopo questa esplosione di goduria aspettai di riprendere fiato accasciandomi standole ancora dentro. Mi risultò più difficile estrargli la cappella dall’utero, rispetto a quando glielo avevo aperto, dovetti tirare con energia facendo fuoriuscire diversi fiotti di sperma, ma Veronica non obbiettò per niente, era completamente sfatta, in estasi, riversa sul letto in un lago misto di sudore, umori e denso sperma.
La lasciai così in quello stato, sapendo che la prossima volta sarebbe venuta lei a cercare quello che solo io potevo dargli.